Nuovi domini, più servizi o confusione?

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 4 Luglio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:49

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Il mondo di Internet e tutte le applicazioni, i siti, i problemi e le minacce che ci girano attorno sono strettamente legati agli indirizzi con i quali vengono individuati nella rete.

Fino a oggi infatti siamo stati abituati a pensare solo con un certo numero di possibili estensioni in mente. Si tratta dei famosi .com.it.gov, ovvero dei cosiddetti Internet top-level domains che dovrebbero identificare, di fatto, la provenienza o la finalità del sito per il quale il dominio è stato registrato.

La novità, o meglio la possibile novità, arriva dall’ICANN, l’autorità che gestisce i domini, con una proposta che ha spiazzato in molti.

Si tratta di pensare alla possibile registrazione di ulteriori domini di primo livello, nuovi rispetto a quelli già presenti, ma soprattutto scelti a discrezione del registrante. Per essere più precisi si parla, per il momento, di un ampliamento della lista dei top level disponibili, ma nulla esclude (anzi l’indirizzo sembra essere quello) che in un prossimo futuro questa lista potrebbe diventare potenzialmente infinita.

Se tutto ciò accadesse il mondo di Internet subirebbe uno stravolgimento sostanziale, spostando per un lungo periodo di tempo l’interesse su questa nuova possibilità. Basti pensare che tutto quello che ora gira intorno al dominio di secondo livello potrebbe fare riferimento ai top level domain. Si ripercorrerebbe quindi di nuovo la corsa all’accaparramento delle estensioni più appetibili e ancora una volta si vedrà speculare sulla proprietà di nomi altisonanti. Come verranno gestite le estensioni.cocacola.ebay.google oppure parole comuni come .amore .soldi .sport?

In ogni caso, al di là delle implicazioni normative e di registrazione, la preoccupazione è che una tale quantità di top level domain potrebbe generare, piuttosto che un vantaggio per l’usabilità di Internet, una grande confusione della quale non si sente davvero il bisogno.