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Dotarsi di software a protezione del nostro PC è un dovere al giorno d’oggi. Tra l’ampia gamma di programmi free o a pagamento disponibili sul mercato, nella mia esperienza quotidiana, ho trovato un ottimo alleato per combattere i rischi della rete: ZoneAlarm.
Per chi non lo conoscesse già ZoneAlarm cade nella categoria dei personal firewall e quindi di quei prodotti che eseguono un monitoring continuo delle connessioni da e verso un determinato computer sul quale è istallato.
Esistono vari prodotti e versioni distribuite da ZoneAlarm. Tra questi ZoneAlarm free edition disponibile per le singole persone e per le organizzazioni che non hanno fini di lucro. Tutte le altre realtà, comprese scuole e università devono utilizzare la versione a pagamento.
La procedura di istallazione e configurazione è elementare e in una prima fase analoga a quella di un qualsiasi altro software per Windows. Il segreto della sua diffusione è stato quello di rivolgersi a tutti gli utenti, anche quelli di fascia base, grazie a una interfaccia grafica molto semplice.
In particolare attraverso le configurazioni di cinque pannelli si riesce a configurare il comportamento del firewall e quindi le regole per l’utilizzo dei programmi installati, per la navigazione Internet, per il controllo antivirus sulle email, ecc.
Fino a qualche tempo fa questo prodotto, comunque apprezzato, era seguito da una serie di critiche più o meno forti, che si riferivano alle performance di ZoneAlarm stesso e dell’intero computer.
Queste problematiche sono state tuttavia superate dall’evoluzione dei computer e dalla disponibilità da parte dell’utente di risorse più consistenti. Attualmente infatti, se si possiede un PC con delle prestazioni medie, si riesce a utilizzare il software con un buon compromesso tra performance e livello di sicurezza ottenuto.
L’unico aspetto che rimane anche in questa versione del software, proprio perché è una caratteristica peculiare dello stesso, è il numero elevato di pop-up che vengono visualizzati nella prima fase di utilizzo del software. Tuttavia questo non può essere considerato un problema, ma il meccanismo con il quale ZoneAlarm inizia a conoscere il nostro computer e le nostre abitudini e che quindi deve essere necessariamente accurato.