Sembra quasi uno scherzo che ha qualche somiglianza con la pubblicazione dei dati delle dichiarazioni dei redditi dei cittadini su Internet di qualche settimana fa.
Eppure stavolta non è uno scherzo e a essere in pericolo sono stati moltissimi dati sensibili di utenti Internet del Cile, vittime di uno sconosciuto.
Il cracker ha superato le protezioni dei server del Ministero dell’Educazione, del Servizio Elettorale e del provider telefonico statale del Cile, recuperando tantissime informazioni sugli utenti iscritti o facenti parte delle liste di queste istituzioni, pubblicandole poi indisturbatamente su Internet per qualche ora.
Molto probabilmente il gesto è stato dettato dalla voglia di far capire agli internauti del Cile e non solo che le protezioni che molti siti utilizzano non sono sufficienti a garantire un’assoluta sicurezza ai cittadini, che potrebbero in un attimo venir catapultati inconsapevolmente sulla rete, quasi senza possibilità di scampo.
Tra le informazioni rubate c’erano numeri telefonici, indirizzi di posta elettronica e fisici dei cittadini, nomi e dettagli sulle associazioni di cui quelle persone fanno parte.
In tutto le “vittime” di questa grande operazione virtuale sono state ben 6 milioni.
Il cracker ha in seguito spiegato sulle pagine dei siti che raccoglievano tutti questi dati che avrebbe compiuto questa azione solo per dimostrare al Cile che in fin dei conti non importa a nessuno se quei dati sono ben conservati o se sono disponibili a chiunque su Internet.