Si è conclusa la prima settimana dell’esperimento di McAfee dedicato allo spam. I risultati sono sorprendenti, sia per i volontari partecipanti in tutto il mondo che per gli organizzatori della grande prova, che hanno confermato le loro ipotesi, addirittura al di là di ciò che era previsto in partenza.
In tutte le caselle e-mail dei partecipanti allo SPAM Experiment sono arrivate nel giro di sette giorni ben 2.458 e-mail di spam. L’Italia, con 595 lettere di questo tipo, si è aggiudicata fino ad ora il primato di Paese col più alto numero di messaggi ricevuti e con la media della più alta velocità dell’esperimento. Infatti le prime e-mail sono arrivate ai volontari fin dal primo giorno dall’avvio dell’esperimento.
Quando abbiamo avuto l’idea di questo esperimento ci aspettavamo che ai nostri partecipanti arrivassero enormi quantità di spam, ma il volume e la varietà che stiamo vedendo in tutto il mondo, così come la velocità con cui i nostri partecipanti si stanno muovendo, hanno superato le nostre aspettative. Anche le differenze tra i dati che abbiamo raccolto sull’ammontare dello spam nei vari Paesi ci hanno sorpreso: Italia, Messico e Regno Unito hanno già raccolto un numero impressionante di posta spazzatura, mentre Francia e Spagna ne hanno visto meno di 30 messaggi nella settimana trascorsa.
Sono queste le parole che ha usato Ombretta Comi, marketing manager di Mcafee che cura le varie fasi dell’esperimento per i cinque volontari italiani.
Adesso la fase successiva della prova consisterà, dopo la ricezione di offerte di vario tipo (anche e soprattutto assurde!), nel provare ad acquistare i prodotti pubblicizzati nelle e-mail.
Sarà poi compito degli esperti di McAfee quello di analizzare tutti i risultati, spiegando quali mail sono da considerare come pericolosissime e quali strumenti possono essere utilizzati per difendersi.