300.000 truffe effettuate su Internet nel giro di un anno, 100.000 persone che hanno subito un furto di dati riservati e strettamente personali. Sono i numeri diffusi qualche giorno fa dalla versione online del quotidiano La Stampa, che ha descritto come nel giro di pochi mesi il fenomeno del phishing in particolare sia aumentato a dismisura, come testimoniano i dati diffusi dall’Adiconsum.
Si parla di furti di qualunque tipo, dai dati di carte di credito a quelli di “scambi d’identità” per effettuare acquisti online fingendosi altre persone, oppure nel campo della telefonia. Sono stati davvero numerosissimi i casi di attivazione di servizi telefonici ad abbonamento senza che questi siano stati effettivamente richiesti dall’utente.
In particolare, come spiega Paolo Landi, segretario generale dell’Adiconsum, il maggior numero delle truffe ha riguardato proprio quest’ultima tipologia, quella dell’attivazione di servizi telefonici non voluti. Al secondo posto per numero di vittime troviamo invece Internet e la sottrazione di dati per acquisti sulla rete.
Ecco le parole di Landi:
Nel settore del credito i tentativi di frode creditizia erano stimati nel 2006 in circa 17.000, ma se a questi aggiungiamo quelli sugli acquisti on line e soprattutto sulla telefonia, le vittime si aggirano attorno a 300.000.
Nonostante i numeri siano più alti per quanto riguarda le truffe telefoniche, ancora più alto risulta il totale degli euro sottratti illegalmente attraverso frodi informatiche e telematiche.
I dati più pesanti riguardano le frodi nel settore del credito che nel 2006 sono costate circa 80 milioni di euro, per un importo medio dei casi denunciati di 5.300 euro (…) Dobbiamo far comprendere al consumatore – ha sottolineato Landi – come la propria identità personale sia un valore economico da difendere al pari dei propri beni personali.