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Diffusione dei virus, di che segno siete?

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 13 Dicembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

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L’infinita storia dei confronti incrociati tra i sistemi operativi passa anche per il capitolo virus informatici. Da sempre ci si chiede:

“perché mai la diffusione dei virus sui sistemi Windows è così capillare, mentre quella sui sistemi Linux e Macintosh è così limitata?”

La risposta è stata cercata e fornita in una moltitudine di modalità. Tra le più gettonate c’è quella che indica come causa principale quella della diversa diffusione degli utenti tra i vari sistemi operativi.

La tesi è che un virus per diffondersi e portare a termine i suoi scopi deve individuare un target molto ampio, che gli permetta di prolificare in modo massivo e di espandersi in modo rapido e senza il rischio di essere immediatamente identificato ed eliminato. La presenza di PC desktop che “montano” Windows è oltre il 90% (anche 95%), mentre solo una piccolissima parte viene eseguita su Macintosh e ancora meno su Linux.

Altra risposta pone su livelli differenti lo skill e l’attenzione circa i problemi di sicurezza informatica gli utenti dei diversi sistemi operativi. “Gli utenti Windows sono meno preparati”, così viene detto da molti esperti del settore. Fare ogni tipo di operazione è più difficile su Linux, per cui vi approdano solo utenti particolarmente esperti, o utenti che vogliono diventare particolarmente esperti. Tutti gli altri ripiegano su Windows, portandosi dietro la loro poca praticità nell’uso del PC e la loro poca attenzione ai virus.

Oppure c’è chi individua la causa nella difficoltà tecnica di penetrazione nei sistemi non Windows. Nonostante i numerosi tool anti-virus o le più moderne suite di protezione generale da Internet, sembra che i sistemi Microsoft siano più vulnerabili e subiscano più facilmente i danni generati dai software maligni scaricati o trasmessi dalla rete.

Sicuramente tutti questi fattori sono concomitanti e da soli non possono essere una risposta esaustiva al problema. Inoltre la discussione è destinata ad avere un lungo seguito vista l’impossibilità evidente di dare una risposta definitiva. In ogni caso, ora che abbiamo qualche termine di valutazione, torna la domanda:

secondo voi perché i virus sono “solo” su Windows?