In Gran Bretagna lo SPAM è legale, ma solo se via Bluetooth

di Stefano Besana

Pubblicato 17 Ottobre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

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La notizia è di Tech.Co.uk, rivista di informazione online del Regno Unito.

La quasi totalità dei telefonini oggi possiede un sistema bluetooth, che risulta essere indispensabile per le comuni connessioni: scambio di file, collegamento con auricolari e servizi simili.

Il punto è che via bluetooth è anche possibile ricevere messaggi.

Sul fatto che i cellulari dal punto di vista della sicurezza siano poco tutelati avevamo discusso in passato, ponendo l’accento sull’utilità (reale o presunta) di un servizio di antivirus per dispositivi mobili. Ebbene: adesso arriva anche lo SPAM.

Il vero nodo della questione, questa volta (secondo me) è che manchiamo di una protezione e di una consapevolezza adeguate che ci permettano una difesa da questo fenomeno che potrebbe diventare fastidiosamente attuale.

Non esistono, che io sappia, attualmente, sistema di protezione che garantiscano un blocco dei messaggi di SPAM, non esistono semplicemente perché il fenomeno non si è ancora reso visibilmente pericoloso ed attuale, ma potrebbe (senza fare allarmismi) diventarlo.

La news poneva anche l’accento su come non esistesse (allo stato attuale delle cose) nemmeno una corretta legislazione in merito che garantisca la protezione della privacy delle utenze che utilizzano il Bluetooth. Questi cavilli e queste leggerezze sono quelli che permettono lo sviluppo dei nuovi sistemi di “disturbo delle utenze”.

Credo che non ci si debba ancora preoccupare della cosa, ma essere informati, non è mai una cosa negativa, per come la vedo io. Sono anche dell’opinione che, nel momento in cui il fenomeno si farà sentire, saranno anche prese le misure necessarie per la protezione.

Per una volta, però, pensarci per tempo non sarebbe male, no?