Lo SPAM del "Pump&Dump"

di Stefano Besana

Pubblicato 6 Settembre 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

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Tutti coloro che hanno visto il film 1 Km da Wall Street con Vin Diesel sanno perfettamente, o comunque dovrebbero ricordare, di cosa stiamo parlando.

Pump & Dump potrebbe essere tradotto con “pompa e sgonfia”, termini che hanno poco significato e che evidenziano quanto sia importante mantenere gli originali. Si tratta di una tecnica finanziaria spregiudicata, già nota da tempo e che recentemente è stata implementata e unita al fenomeno dello SPAM.

In cosa consiste? Niente di più semplice: si inviano (tramite mail) consigli, opinioni, rumor su transazioni finanziare, si invitano le vittime a tenere d’occhio alcuni titoli azionari, si anticipano e si promettono grosse novità e si tenta di suscitare interesse attraverso (nihil sub sole novi) false promesse.

Lo SPAM appare dunque mascherato come newsletter o servizio privato di informazioni che, a volte, arrivano persino all’offerta di prestazioni di consulenza finanziaria a titolo gratuito.

Coloro che diffondono questi messaggi si preoccupano (in un momento precedente all’invio dei messaggi) di acquisire titoli azionari di piccole società quotate che movimentano una piccolissima parte del mercato. Appena i truffatori vedono il titolo salire, per effetto della loro falsa informazione si precipitano a vendere.

È sufficiente che abbocchi una piccola parte di consumatori perché la loro truffa sia redditizia e funzioni. Ovviamente il tutto avviene (nella maggior parte dei casi) all’oscuro della società quotata, la quale, spesso e volentieri, non comprende il fenomeno. Gli spammer si improvvisano dunque speculatori finanziari o viceversa, poco importa.

Di recente Sophos ha analizzato il caso accaduto ai danni della Prime Time Group, nel quale gli spammer sono riusciti a far sollevare il titolo del 50% del suo valore.

Visti i recenti cali del mercato finanziario e degli indici borsistici, durante il periodo di ferragosto, questo nuovo fenomeno può portarci ad estendere alcune riflessioni. In primo luogo è quantomeno doveroso evidenziarne la pericolosità, non solo a livello dei consumatori, ma anche delle piccole e medie imprese che possono cadere vittime del fenomeno. È importante anche pensare alle ripercussioni che queste speculazioni possono creare nel mondo finanziario.

La saggezza popolare ci insegna che nessuno ci offre nulla a titolo del tutto gratuito. In questo caso, più che mai, l’essere scettici è sicuramente la miglior difesa (forse anche l’unica possibile).

Per quale motivo qualcuno (del quale non conoscete l’identità) dovrebbe darvi suggerimenti su come arricchirvi?

Il mio consiglio? Occhi aperti e portafoglio chiuso.