Furto d’identià, ancora due arresti

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 5 Luglio 2007
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:50

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Il furto di identità è tra le attività illecite più diffuse in internet, non fosse altro perchè con le credenziali giuste è possibile spostare ingenti quantità di denaro.

Per questa ragione sono sempre più frequenti le condanne per ID theft ed allo stesso modo gli arresti.

Nella fattispecie la US Secret Service, qualche giorno fa, ha fermato due persone, un francese e un canadese, con l’accusa di aver violato le leggi contro il furto di username e credenziali per l’accesso a servizi e aree riservate.

Le due persone appartengono a due realtà differenti. Il cittadino francese è stato fermato nell’ambito di una operazione conosciuta in come Operation Lord Kaiserose (del nome che tale individuo si era dato in rete) ed è stata portata a termine dal corpo dei servizi segreti di Miami. L’uomo è riuscito a compromettere qualcosa come 30000 account sottraendo una cifra vicina ai 14 milioni di dollari.

L’altra operazione ha permesso di arrestare ad Alberta un membro di una banda esperta in clonazione di carte di credito e utilizzo illecito delle stesse.

Una nota dei servizi segreti ha ricordato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che l’operazione non sarebbe andata a buon fine se non ci fosse stata questa giusta cooperazione tra le forze dell’ordine di varie nazioni.

Abbattere le barriere geografiche è l’unico strumento per la lotta al cybercrime e la condivisione delle informazioni rende possibile anche la ricerca più difficile. Solo in questo modo potranno essere smascherate truffe che hanno conti in India con sede operativa in Polonia e via dicendo.

Ci vorrà ancora del tempo, ma prima o poi sarà necessario che le forze di polizia di tutto il mondo collaborino alla costruzione di una rete internet priva di frodi o comunque molto difficile da forzare. E questo al di là dei loro rapporti in ambito della giustizia civile tradizionale.

Attualmente, si veda anche l’alto numero di truffatori improvvisati, il web è un campo semplice da percorrere ed è sin troppo facile eludere la giustizia.

Qualcosa si è già mossa a tutela del navigatore onesto, ma saranno necessari ancora diversi anni.