Purtroppo, o per fortuna, esistono siti Internet che coinvolgono centinaia di migliaia di persone. Nella maggior parte dei casi il sito è solo il punto di incontro di un’infinità di profili utente. Il problema è che dietro questo termine informatico in realtà risiedono altrettante persone la cui età ricopre veramente tutte le fasce, dai bambini alle persone più attempate. Lo scopo di questi social network è nominalmente quello di facilitare conoscenze, amicizie, incontri e amori.
La funzione di questi due fattori renderebbe necessario un controllo più che approfondito sui profili più attivi e in generale sull’intero sito. L’accusa di mancanza di tale controllo è il succo della lettera che 8 stati americani hanno inviato al popolare MySpace (che possiede 17 milioni di utenti registrati) un monito di sensibilizzazione verso le tematiche relative alla sicurezza.
Secondo gli stati che hanno appoggiato l’iniziativa (e non solo), tra i profili della comunità, ve ne sono alcuni che pubblicizzano in modo esplicito il sesso o ancora peggio nascondono intenti di pedofilia. E’ necessario un esame più attento della sicurezza, per evitare che le pagine del sito diventino una trappole per gli ignari navigatori, anche e soprattutto bambini e adolescenti.
La mancanza di tempestività da parte di MySpace è nota da quando si verificarono i primi problemi di sicurezza. In particolare quando inizialmente agli utenti era permesso di eseguire file Javascript, anche dannoso.
Un primo passo è stato fatto nello scorso Dicembre, quando un esperto venne assunto per monitorare la situazione ed aiutare il network a tenere traccia dei supposti pedofili frequentanti la rete e per evitare che su MySpace gli adescatori potessero trovare terreno fertile per le proprie azioni. Tuttavia ad oggi molti dei nomi individuati, e presenti in un database, non sono ancora stati eliminati dal network in quanto MySpace deve ancora effettuare dei controlli accurati per verificarne la pericolosità.
Dobbiamo quindi stare attenti ai tranelli dei social network perché siamo ancora lontani da una soluzione definitiva e ad oggi non è dato sapere ancora come e quando avverrà una pulizia completa, né possiamo venire a conoscenza dei metodi utilizzati per le ispezioni.