Rete fissa Telecom Italia: i dettagli dello scorporo

di Filippo Vendrame

Pubblicato 11 Luglio 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:54

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L’iter che porterà  allo scorporo della rete fissa si concluderà  entro la fine del 2013 o al massimo entro il primo periodo del 2014. A fissare questo obbiettivo Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia, durante un'audizione in Senato presso le commissioni Industria e Lavori Pubblici.

In questa sede, il presidente di Telecom Italia ha approfondito anche tutti i dettagli sul progetto di scorporo della rete.

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Concluso l’iter, Telecom Italia si scinderà  in due nuove società : Opac e TI ServiceCo.

Opac avrà  il compito di gestire e sviluppare le infrastrutture di rete passive di proprietà  oggi di Telecom Italia. Tra queste, per esempio, cavidotti, doppini in rame, permutatori, armadi e apparati elettronici inclusi, e fibra ottica passiva. Inoltre, questa NewCo si occuperà  di fornire a tutti gli operatori, TI ServiceCo inclusa, tutti i servizi infrastrutturali sia in reti in rame che in fibra ottica.

TI ServiceCo, invece, si occuperà  di tutte le altre attività  dell’attuale Telecom Italia tra cui la vendita dei servizi all’ingrosso e i servizi su rete mobile. Questa NewCo inoltre, non dovendo più gestire le infrastrutture punterà  maggiormente all’eccellenza dei servizi.

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Franco Bernabè ha inoltre sottolineato che lo scorporo della rete, oltre a rilanciare il gruppo Telecom Italia, porterà  indubbi vantaggi in tema di innovazione per tutto il Paese accelerando lo sviluppo tecnologico. Inoltre, se la Cassa Depositi e Prestiti dovesse entrare nella NewCo assieme ad altri investitori istituzionali, si potrebbe garantire un ancora più rapido sviluppo delle infrastrutture in fibra ottica andando così a centrare gli obbiettivi dell’Agenda Digitale.