Le voci che compongono lo stipendio
Il trattamento economico annuale del personale è solitamente composto da 12 mensilità di uguale importo, da corrispondere posticipatamente al mese di riferimento. Se si considerano anche la 13esima e la eventuale 14esima, allora si parla di RAL, Retribuzione Annua Lorda.
La retribuzione base, ovvero le retribuzioni minime relative ad ogni singolo livello di inquadramento, vengono definite nei contratti collettivi di lavoro (CCNL) di riferimento per lo specifico settore lavorativo.
Lo stipendio mensile viene quindi calcolato tenendo conto di questo minimo contrattuale (paga base), indennità di contingenza, EDR, terzo elemento, scatti di anzianità ed eventuali indennità aggiuntive (superminimi, ecc.), nonché di elementi variabili (straordinari, indennità: per turni, per notturno, di disagiata sede, trasferta, sussidi e assegni per familiari a carico, tredicesima e quattordicesima, lavoro festivo, giorni malattia retribuiti, rimborsi e conguagli e premi di produzione).
CALCOLO STIPENDIO NETTO ONLINE
Busta paga
Lo stipendio viene certificato al lavoratore con la busta paga, documento che deve essere consegnato per legge a tutti i dipendenti, come previsto dagli obblighi del datore di lavoro, riportando in dettaglio le voci del salario spettante, le imposte versate e le trattenute effettuate. Lo scopo è di consentire al dipendente di conoscere le operazioni che hanno portato al netto corrisposto, che è l’ultima voce che appare in busta paga.
Leggere la busta paga non è sempre semplice, in essa vengono indicati tutti gli elementi che portano alla definizione del compenso totale mensile: netto, competenze, livello di inquadramento, CCNL, salario fisso, elementi variabili, trattenute, addizionali IRPEF. La composizione della busta paga può variare in considerazione dei diversi elementi reddituali che variano in base al settore economico di appartenenza del lavoratore subordinato e agli accordi di categoria.
Tasse
Lo stipendio del lavoratore dipendente, normalmente, è interamente tassato, ma alcune voci possono essere detassate (come i premi di produzione). Lo stipendio, insieme ad altri redditi e beni come ad esempio la casa, concorre alla formazione dell’imponibile al quale applicare gli scaglioni IRPEF in base ai quali si calcolano le tasse in Italia. Se l’unico reddito è costituito dalla retribuzione, non si deve considerare l’importo mensile ma il lordo annuo (RAL).
Divario Nord-Sud
Secondo le più recenti rilevazioni, il livello di retribuzione, considerando la media degli stipendi percepiti dai lavoratori dipendenti delle singole regioni italiane, si conferma il divario Nord-Sud: per la stessa mansione e ruolo, si possono avere differenze anche rilevanti tra il Nord d’Italia, il Meridione e le Isole.
Lombardia e Trentino Alto Adige sono le regioni in cui gli stipendi sono in media più alti, insieme al Lazio, l’Emilia Romagna, la Liguria, il Piemonte. Tra gli stipendi più bassi troviamo quelli dei lavoratori residenti nelle regioni Sardegna, Molise e Sicilia. Solitamente fanalini di coda sono Calabria e Basilicata, dove in media un lavoratore dipendente viene pagato quasi 7 mila euro in meno all’anno rispetto a un collega che lavora nelle regioni Lombardia e Trentino Alto Adige.