Jobs Act

Senato

Riforma del Lavoro: via libera il 2 maggio

Tempi serrati sulla Riforma del Lavoro: il via libera al testo da parte della Commissione in Senato è atteso per il 2 maggio con stop agli emendamenti per il 24 aprile: c’è margine di modifica su flessibilità in entrata e articolo 18.

Giorgio Napolitano

Lavoro e crisi: il monito di Napolitano

Il presidente si augura che le tensioni su mercati e spread rientrino presto, ma insiste sulla crescita e su una buona riforma del lavoro che aiuti l’occupazione: il monito di Napolitano, la situazione dei mercati, l’asta dei Bot, e il dibattito sul lavoro.

Assunzioni agevolate

Partite IVA: la Riforma del Lavoro corregge il tiro

La Riforma del Lavoro viene leggermente corretta per non penalizzare indiscriminatamente tutte le partite IVA: le aziende che collaborano con professionisti che svolgono mansioni previste dal proprio Ordine sono esonerate dall’assunzione, per le altre tempo un anno per mettersi in regola.

Riforma del Lavoro

Riforma del lavoro, le controproposte delle imprese

Vertice nel mondo delle imprese per dettagliare i motivi di dissenso sulla riforma del lavoro e formulare le proprie richieste su flessibilità, contratti, licenziamenti, partite Iva e ammortizzatori sociali.

Lavoro

Riforma del Lavoro bocciata dalle aziende: ecco le istanze

Il ddl sulla riforma del lavoro presentato da Fornero e Monti non piace a imprese e banche, che contestano la disciplina per i licenziamenti, la rigidità imposta al mercato e gli alti costi del lavoro che penalizzeranno investimenti e occupazione.

monti fornero ddl

Riforma lavoro: licenziamenti e numero di dipendenti

Le novità della riforma del lavoro in tema di licenziamento individuale e di articolo 18 per le imprese con più o meno di 15 dipendenti: a confronto la normativa “prima e dopo”, vediamo cosa cambia caso per caso.

Partite IVA

Riforma del lavoro: conto salato per le Partite IVA

La protesta degli ordini professionali sulle penalizzazioni della riforma del lavoro: la disciplina sulle partite IVA metterebbe in difficoltà intere categorie di lavoratori indipendenti, come ad esempio quella degli architetti.

Lavoro

Lavoro: come cambierà con la Riforma

Un’analisi di come le modifiche all’articolo 18 potrebbero cambiare il mercato del lavoro, passando da un principio di proprietà ad uno di responsabilità.

Elsa Fornero, Mario Monti

Il Ddl di Riforma del Lavoro è ufficiale

Presentata ufficialmente da Mario Monti ed Elsa Fornero la riforma del lavoro: le novità del testo che passa al Parlamento per entrare in vigore entro l’estate.

monti fornero

Riforma del lavoro finita: accordo su licenziamenti e contratti a termine

Sulla flessibilità in uscita si reintroduce il reintegro anche per il licenziamenti economici, ma con vincoli stringenti, mentre sulla flessibilità in entrata si ammorbidisce la stretta sui contratti a termine. Rafforzata la conciliazione obbligatoria. Le novità della riforma del lavoro.

Elsa Fornero e Mario Monti

Riforma del lavoro: il ddl è pronto

Ddl di riforma del lavoro entro poche ore, come rivela il ministro Fornero dopo il ritorno del premier Monti dalla Cina: le novità dell’ultimo momento e le stime sull’iter parlamentare.

Lavoro e impresa

Riforma del lavoro, verso il modello tedesco

Ipotesi di intesa sul modello tedesco per la riforma del lavoro e dell’articolo 18: per i licenziamenti economici illegittimi il giudice potrà scegliere fra reintegro e indennizzo, senza onere della prova in capo al lavoratore.

Riforma del lavoro

Riforma del lavoro: privato e pubblico impiego a confronto

Fra i dubbi sulla riforma del lavoro, non mancano quelli sull’estensione del nuovo articolo 18 al pubblico impiego, in quanto per non attuarla il testo dovrebbe prevedere esplicita deroga: le differenze fra pubblico e privato e i riferimento normativi.

Mario Monti ed Elsa Fornero

Riforma Lavoro: reintegro per licenziamenti illegittimi

Novità al vaglio del Governo su riforma dell’articolo 18 e licenziamenti per motivi economici: tentativo di conciliazione obbligatoria e onere della prova per il dipendente che nel fare ricorso individui motivo discriminatorio o disciplinare, altrimenti nessuna speranza di reintegro.