Riforma del Lavoro: gli emendamenti per le imprese
Confindustria ha convocato le imprese per trovare un fattore comune sugli emendamenti al ddl di riforma del lavoro da sottoporre in Parlamento: le richieste in un documento comune.
Confindustria ha convocato le imprese per trovare un fattore comune sugli emendamenti al ddl di riforma del lavoro da sottoporre in Parlamento: le richieste in un documento comune.
Tempi serrati sulla Riforma del Lavoro: il via libera al testo da parte della Commissione in Senato è atteso per il 2 maggio con stop agli emendamenti per il 24 aprile: c’è margine di modifica su flessibilità in entrata e articolo 18.
Il presidente si augura che le tensioni su mercati e spread rientrino presto, ma insiste sulla crescita e su una buona riforma del lavoro che aiuti l’occupazione: il monito di Napolitano, la situazione dei mercati, l’asta dei Bot, e il dibattito sul lavoro.
Marcegaglia e Bonanni fanno il punto sulle richieste delle imprese al Governo su riforma del lavoro, pressione fiscale e accesso al credito con l’obiettivo di stimolare la crescita e l’occupazione.
La Riforma del Lavoro viene leggermente corretta per non penalizzare indiscriminatamente tutte le partite IVA: le aziende che collaborano con professionisti che svolgono mansioni previste dal proprio Ordine sono esonerate dall’assunzione, per le altre tempo un anno per mettersi in regola.
Riforma del Lavoro: il premier considera giudizi frettolosi le critiche al Governo giunte dalla stampa economica estera e sostiene che la riforma del mercato del lavoro avrà impatto positivo sull’economia.
Vertice nel mondo delle imprese per dettagliare i motivi di dissenso sulla riforma del lavoro e formulare le proprie richieste su flessibilità, contratti, licenziamenti, partite Iva e ammortizzatori sociali.
La riforma del Lavoro è stata presentata al Quirinale, firmata dal Presidente della repubblica e si avvia verso all’iter parlamentare (dove non si è esclude […]
Nella Riforma del Lavoro spunta un balzello sulle auto aziendali e dei professionisti oltre ai costi già previsti per la nuova Aspi a carico delle imprese: i conti in tasca al Ddl.
La riforma del lavoro passa al Parlamento: Fornero chiede tempi brevi per la conversione in legge e Monti risponde alle aziende insoddisfatte su articolo18 e licenziamenti spiegando che il reintegro sarà limitato ai casi estremi, ma all’orizzonte si profila un voto di fiducia.
Il ddl sulla riforma del lavoro presentato da Fornero e Monti non piace a imprese e banche, che contestano la disciplina per i licenziamenti, la rigidità imposta al mercato e gli alti costi del lavoro che penalizzeranno investimenti e occupazione.
Le novità della riforma del lavoro in tema di licenziamento individuale e di articolo 18 per le imprese con più o meno di 15 dipendenti: a confronto la normativa “prima e dopo”, vediamo cosa cambia caso per caso.
La protesta degli ordini professionali sulle penalizzazioni della riforma del lavoro: la disciplina sulle partite IVA metterebbe in difficoltà intere categorie di lavoratori indipendenti, come ad esempio quella degli architetti.
Un’analisi di come le modifiche all’articolo 18 potrebbero cambiare il mercato del lavoro, passando da un principio di proprietà ad uno di responsabilità.
Presentata ufficialmente da Mario Monti ed Elsa Fornero la riforma del lavoro: le novità del testo che passa al Parlamento per entrare in vigore entro l’estate.
Sulla flessibilità in uscita si reintroduce il reintegro anche per il licenziamenti economici, ma con vincoli stringenti, mentre sulla flessibilità in entrata si ammorbidisce la stretta sui contratti a termine. Rafforzata la conciliazione obbligatoria. Le novità della riforma del lavoro.
La contrastata riforma del lavoro, nelle intenzioni del Governo Monti, dovrebbe ridare slancio e competitività al Paese e per farlo ha scelto di passare sopra […]
Ddl di riforma del lavoro entro poche ore, come rivela il ministro Fornero dopo il ritorno del premier Monti dalla Cina: le novità dell’ultimo momento e le stime sull’iter parlamentare.
Ipotesi di intesa sul modello tedesco per la riforma del lavoro e dell’articolo 18: per i licenziamenti economici illegittimi il giudice potrà scegliere fra reintegro e indennizzo, senza onere della prova in capo al lavoratore.
Fra i dubbi sulla riforma del lavoro, non mancano quelli sull’estensione del nuovo articolo 18 al pubblico impiego, in quanto per non attuarla il testo dovrebbe prevedere esplicita deroga: le differenze fra pubblico e privato e i riferimento normativi.
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