Premi produttività: come si applica la detassazione 2012 e 2013
La detassazione dei premi di produttività e delle voci di salario connesse cambia requisiti: procedure e parametri di applicazione 2012 e il 2013 a confronto.
La detassazione dei premi di produttività e delle voci di salario connesse cambia requisiti: procedure e parametri di applicazione 2012 e il 2013 a confronto.
Guida pratica per gestire al meglio le relazioni personali e i flirt in ufficio: come incrementare la produttività e non incappare in spiacevoli conseguenze.
La soglia di reddito per detassare al 10% il salario di produttività si innalza ma cambiano i requisiti: non più bonus fiscali a pioggia ma indicatori precisi e misure da attivare su orari, ferie, mansioni e nuove tecnologie: il decreto del governo.
Pronto da scaricare il modello CUD 2013 definitivo con le istruzioni per i redditi 2012, comprese quelle che riguardano la detassazione dei premi produttività.
In arrivo il decreto attuativo per sbloccare la detassazione dei salari di produttività 2013: proposta aliquota 10% per sconti fino a 2mila euro ai bonus dei lavoratori con reddito fino a 40mila euro.
Il Decreto Sviluppo ha abrogato la detassazione ambientale, ma in alcuni casi è ancora possibile usufruirne: ecco chi può cumularla con la tariffa incentivante e come fare.
I contratti di lavoro si adeguano alle leggi di mercato: pro e contro dell’accordo sulla produttività che rafforza la contrattazione aziendale e incentiva la produttività, prendendo le distanze da scatti di anzianità e salari minimi.
Raggiunto l’accordo sulla Produttività tra imprese e sindacati, esclusa la Cgil che non ritiene tutelati diritti e salari: punto per punto, ecco come cambiano le regole in azienda su retribuzioni, detassazione, lavoro e tanto altro.
Niente accordo sulla produttività se il Governo non renderà strutturale la detassazione dei salario legato agli incrementi produtivi: con questa premessa la Uil ha firmato il documento delle associazioni imprenditoriali, mentre la Cgil resta ferma sulle proprie posizioni.
Riforma dei contratti di lavoro: i 7 punti dell’accordo sulla produttività proposto dalle imprese ai sindacati non convincono la Cgil che non firma: verso l’accordo separato?
Nuovo accordo sulla produttività finalizzata alla riforma dei contratti di lavoro in Italia di I e II livello: le proposte delle imprese su rivalutazione salari, demansionamento e flessibilità a confronto con le critiche del Governo su scatti di anzianità automatici nelle retribuzioni.
Le imprese presentano ai sindacati la bozza per la riforma dei modelli contrattuali: focus su flessibilità e produttività nella revisione di CCNL e contrattazione di secondo livello.
Ace, IMU, deduzioni Irap, auto aziendali: le diverse manovre e leggi che si sono susseguite nell’ultimo anno hanno prodotto novità ingenti sul fronte fiscale per […]
Detassazione straordinari e salario di produttività nel 2013 e 2014 con fondi ad hoc per la speciale agevolazione: ecco cosa prevede la Legge di Stabilità 2013 e i requisiti per fruirne.
Ministro Fornero disponibile a rivedere la Riforma del Lavoro sui capitoli contratto a termine (intervallo tra contratti a tempo determinato) e flessibilità nelle assunzioni, mentre è al rush finale il negoziato su produttività e contrattazione di secondo livello.
Per oltre la metà delle PMI laziali la crisi non è finita e il peggio deve ancora arrivare: calano gli investimenti e le richieste dall’estero, comprese le assunzioni.
Quinto Conto Energia escluso dalla detassazione: “Tremonti Ambientale” cumulabile solo con incentivi del Secondo Conto Energia o per impianti in esercizio dal 1° gennaio 2013.
Lavoro, verso la riforma dei contratti e dei salari per incrementare la produttività: le misure al vaglio del Governo d’intesa con le parti sociali.
Niente aumento dell’IVA nel 2013, recepimento della direttiva UE sui pagamenti dalla PA, delega fiscale, produttività del lavoro e il nodo della contrattazione di secondo livello: il vertice di Palazzo Chigi e la reazione delle imprese.
Il Governo pensa a un cuneo fiscale più leggero per le imprese che si impegnano a favorire forme di partecipazione dei lavoratori alla vita aziendale, sul modello tedesco. Il piano del ministro Fornero.
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