Licenziamenti

Niente licenziamento per giustificato motivo se ci sono posti liberi di pari mansioni o anche che prevedano il demansionamento: prima e dopo il Jobs Act, sentenze e norme.

Con un licenziamento illegittimo e senza recesso a fine contratto con regolare preavviso, l’apprendistato si trasforma in assunzione a tempo indeterminato.

L’INPS deve risarcire il danno derivato da una comunicazione inesatta sulla situazione contributiva utile alla pensione: la sentenza della Cassazione.

Guida alle tre procedure di conciliazione previste in caso di licenziamento del lavoratore dipendente alla luce della normativa vigente.

Come e quando si può recedere da un contratto di agenzia? Analisi dei rapporti fra agente e proponente

Licenziamenti nel pubblico impiego e nel settore privato dopo il Jobs Act e la Riforma Madia: un puzzle di regole diverse su reintegro e risarcimenti.

Cassazione legittima il licenziamento del lavoratore che abusa della connessione Internet sottraendo tempo alle proprie mansioni: controllare i tempi di sessione non viola la privacy.

Lealtà, fedeltà e concorrenza leale altrimenti è legittimo licenziamento: obblighi e limitazioni normative del lavoratore nei confronti dell’azienda per cui opera.

Legittimo il licenziamento del lavoratore che collega assenze e riposi anche senza superare il periodo di comporto: normativa e sentenze.

Molestie sessuali sul lavoro in presenza di plurime deposizioni: il licenziamento della vittima è discriminatorio, scatta risarcimento e reintegro sul posto.

Simboli politici o religiosi come il velo islamico sul lavoro: quadro normativo e sentenze UE per fare chiarezza su legittimità del divieto e conseguente licenziamento.

Licenziamento per giusta causa per assenza dalle visite fiscali per malattia: quando è legittimo secondo la Corte di Cassazione.

Bocciato il quesito sul ripristino del reintegro nei licenziamenti illegittimi: per il referendum sul Jobs Act, ammessi solo quelli su voucher lavoro e responsabilità solidale negli appalti.

Verificare la possibilità di convertire il licenziamento per giusta causa in giustificato motivo soggettivo è sempre obbligatorio: sentenza.

Il criterio di giustificatezza nel licenziamento del dirigente ha un significato diverso rispetto a quello dei lavoratori subordinati: sentenze di Cassazione.

Licenziamenti in aumento negli ultimi tre anni, soprattutto quelli disciplinari, probabilmente per effetto delle nuove normative.

Legittimo il licenziamento del lavoratore che crea un clima di tensione sul posto di lavoro: la mancata contestazione dei fatti addebitatigli ne giustifica l’allontanamento.