Speciale Transizione 4.0 e 5.0

Transizione 50
Transizione 50

Il Piano Transizione 4.0 (ex Industria 4.0) e Transizione 5.0 offrono alle aziende italiane incentivi e strumenti per cogliere le opportunità dell’innovazione e del digitale legate alla sostenibilità. In particolare, offrono un credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design, ideazione estetica e formazione.

Su PMI.it focus su iniziative, finanziamenti e agevolazioni fiscali per favorire gli investimenti per la competitività in ottica 4.0 e 5.0.

Ultime notizie

Il Piano Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0 incentiva l’acquisto di macchinari e software per la digitalizzazione ed il risparmio energetico. Si traduce in un credito d’imposta con aliquote basate sull’aumento dell’efficienza energetica del processo produttivo, della fabbrica e sull’entità dell’investimento.

  • Calcolo consumi: nel 2025 si introduce una procedura semplificata per la verifica del risparmio energetico.
  • Aliquota unica per investimenti fino a 10 milioni: le aliquote maggiorate passano al 40/10% (anziché 40/20/10%) oppure al 45/15% (anziché 5/25/15%) a seconda del risparmio conseguito.
  • Maggiorazione incentivi per impianti fotovoltaici europei: gli incentivi per i pannelli fotovoltaici prodotti in Europa sono stati aumentati.
  • Cumulo con il credito d’imposta ZES Sud e ZLS, e con altre agevolazioni nazionali ed europee.

Incentivi 2025 investimenti Transizione 4.0

Con le ultime edizioni della Legge di Bilancio, gli incentivi per gli investimenti delle imprese non si sono limitati alla Nuova Sabatini, rifinanziata e potenziata. Resta la maggiorazione per gli investimenti in beni digitali ex Industria 4.0 (ora Transizione 4.0) introdotta nel 2017 e c’è un rafforzamento del sostegno alle imprese del Sud.

C’è poi un’ulteriore quota dei nuovi finanziamenti destinata all’acquisto di macchinari a basso impatto ambientale che migliorano l’ecosostenibilità di prodotti e processi.

I crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali sono stati rimodulati negli anni, con differenti aliquote. Il credito non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP.

Disciplina e credito per beni materiali

La più recente proroga prevede una rimodulazione del tax credit per investimenti fino al 31 dicembre 2025.

  • 15% per investimenti fino al 31 dicembre 2024 (o fino al 30 giugno 2025, se entro il 31 dicembre 2024 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
  • 10% per investimenti fino al 31 dicembre 2025 (o fino al 30 giugno 2026, se entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%).

Esclusi dall’incentivo i beni immateriali (software) a partire dal 2025.

Nuova Sabatini Green 2025

Il finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo tra 20.000 e 4 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Il contributo del Ministero è in conto impianti, con ammontare calcolato, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per investimenti ordinari
  • 3,575% per investimenti 4.0
  • 3,575% per investimenti green ( dal 1° gennaio 2023).
Tutti gli articoli