Incentivi per investimenti produttivi, innovativi e per la Transizione 4.0 e Green
Con le ultime edizioni della Legge di Bilancio, gli incentivi per gli investimenti delle imprese non si sono limitati alla Nuova Sabatini, rifinanziata e potenziata. Resta infatti la maggiorazione per gli investimenti in beni digitali ex Industria 4.0 (ora Transizione 4.0) introdotta nel 2017 e c’è un rafforzamento del sostegno alle imprese del Sud.
C’è poi un’ulteriore quota dei nuovi finanziamenti destinata all’acquisto di macchinari a basso impatto ambientale che migliorano l’ecosostenibilità di prodotti e processi.
La manovra consente di accedere al bonus Transizione 4.0 per investimenti in beni strumentali. Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali sono stati rimodulati negli anni, con differenti aliquote. Il credito non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP.
Disciplina e credito per beni materiali
La proroga prevede una rimodulazione del credito d’imposta per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025
- 20% per investimenti fino al 31 dicembre 2023 (o fino al 30 giugno 2024, se entro il 31 dicembre 2023 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
- 15% per investimenti fino al 31 dicembre 2024 (o fino al 30 giugno 2025, se entro il 31 dicembre 2024 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
- 10% per investimenti fino al 31 dicembre 2025 (o fino al 30 giugno 2026, se entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%).
Agevolazioni per beni immateriali connessi
Prolungamento di tre anni con progressiva riduzione del bonus per gli investimenti in beni immateriali connessi a quelli in beni materiali Industria 4.0 (allegato B alla legge 232/2016): software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni e servizi di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.
Il Bonus scendere ogni anno di cinque punti percentuali:
- 20% per investimenti fino al 31 dicembre 2023 (o fino al 30 giugno 2024, se entro il 31 dicembre 2023 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
- 15% per investimenti fino al 31 dicembre 2024 (o fino al 30 giugno 2025, se entro il 31 dicembre 2024 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%);
- 10% per investimenti fino al 31 dicembre 2025 (o fino al 30 giugno 2026, se entro il 31 dicembre 2025 l’ordine risulti accettato e siano stati pagati acconti per il 20%).
Nuova Sabatini Green
Il finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere di durata non superiore a 5 anni, di importo tra 20.000 e 4 milioni di euro, interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
- Il contributo del Ministero è in conto impianti, con ammontare calcolato, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per investimenti ordinari
- 3,575% per investimenti 4.0
- 3,575% per investimenti green ( dal 1° gennaio 2023).