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Bandi imprenditoria femminile: agevolazioni in Lazio
Incentivi per l’imprenditoria femminile in Lazio con il Progetto Regionale Vasi Comunicanti: contributi a fondo perduto per nuove Pmi.
Incentivi per l’imprenditoria femminile in Lazio con il Progetto Regionale Vasi Comunicanti: contributi a fondo perduto per nuove Pmi.
La Camera di Commercio di Roma promuove il progetto “Percorsi imprenditoriali al femminile: cultura d’impresa e mentoring”: si selezionano 10 imprenditrici o aspiranti tali con il ruolo di mentees.
Innovazione e imprenditoria in Lazio: il premio “La Città al femminile” finanzia il progetto più innovativo presentato da imprese e professionisti “rosa”.
Bando Be-Win in Liguria per l’imprenditoria femminile: formazione gratuita per costruire una Rete italiana delle donne imprenditrici.
Le Camere di Commercio lombarde partecipano al bando “Business Entrepreneurship Women in Network – Be-Win” a favore della formazione di giovani imprenditrici: selezioni fino al 10 febbraio.
È in scadenza il bando a sostegno dell’imprenditoria femminile istituito dalla Camera di Commercio di Roma: 5 mila euro per l’idea più innovativa.
Per favorire l’imprenditoria femminile la Regione Friuli Venezia Giulia stanzia contributi alle Pmi locali: fino a 30 mila euro per impresa, domande entro il 31 maggio 2012.
La Camera di Commercio di Imperia ha istituito un nuovo bando per l’imprenditoria femminile, mirato a promuovere la sicurezza sul lavoro.
Adesioni aperte ai bandi per l’imprenditoria femminile nella regione Toscana: “Busy-Ness Women” offre un percorso di formazione gratuito fondato sull’efficacia del mentoring.
In Italia le imprenditrici sono tra le più numerose d’Europa (+6% della media UE): l’imprenditoria femminile è consolidata tutti i settori, in particolare nell’Hi-Tech.
Approvata la legge che vincola le società quotate ad Quote rosa nei Cda delle società quotate ad avere una rappresentanza di donne negli organi di amministrazione: un quinto dal 2012 e un terzo dal 2015. Previste sanzioni fino ad 1mln di euro.
Il Governo ritira il parere negativo sulle quote di genere (30% donne entro il 2015) nei consigli di amministrazione delle società quotate in Borsa: atteso ora il voto al Senato.
8 Marzo: l”ITUC analizza l’impatto della crisi e del precariato sull’occupazione femminile: donne più penalizzate degli uomini, manca l’attenzione politica.
Quote rosa nei CdA della UE: il Commissario Viviane Reding chiede alle imprese un documento scritto che attesti il proprio impegno per il 30% entro il 2015 e il 40% per il 2020.
Quote rosa nei CdA delle società quotate (30%): blocco al Senato, possibile slittamento al 2021 e bocciatura della mozione Pd sulla parità d’accesso.
Disegno di legge sulle quote rosa nei CdA fermo al Senato: partito l’appello in Rete per sostenere la presenza obbligatoria di donne nei consigli di amministrazione di aziende quotate in Borsa.
Piccole e medie imprenditrici italiane secondo CNA: avviano la propria attività senza prestiti nè fondi (misure insufficienti) puntando sulla qualità.
Rapporto Unioncamere: imprenditoria femminile in aumento anche durante la crisi e aziende rosa più solide delle imprese maschili (-0,4%).
Il progetto Key Woman dedica finanziamenti alle aziende rosa. Al fondo possono accedere le donne titolari in gravidanza o malattia grave.
Le imprese rosa del settore Hi-Tech sono in crescita in Italia (+2,8%). Ad oggi sono 11.170 le imprese attive, in controtendenza rispetto a quantoi c’era da attendersi con la crisi
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