Cosa è il Bonus 150 euro
Nel Decreto Aiuti ter (approvato nel Consiglio dei Ministri il 16 settembre e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre come DL 144/2022), è stato inserito un nuovo Bonus da 150 euro destinato ai cittadini che nel 2021 hanno dichiarato un reddito complessivo annuo lordo di 20mila euro (compresi gli incapienti).
Per i beneficiari dipendenti e per i pensionati aventi diritto, l’accredito automatico è previsto per novembre. Per le altre categorie di beneficiari, il bonus si integra alla precedente procedura di domanda, con avvio il 26 settembre (in virtù della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento attutivo del Ministero del Lavoro, avvenuta il 24 settembre), che demanda agli enti preposti la definizione dei documenti di prassi per l’avvio della misura, in analogia al bonus 200 euro destinato ai redditi fino a 35mila euro.
Bonus 150 euro: i requisiti di accesso
Si tratta di un contributo sociale destinato ad una platea stimata in 22 milioni di Italiani.
Il requisito individuale è principalmente quello del reddito, pari a 20mila euro annui lordi nell’anno di imposta 2021.
Rientrano tra i beneficiari, dunque, anche i pensionati minimi, i disoccupati e i lavoratori occasionali che ricadono nella soglia della no tax area degli incapienti:
- 8.145 euro se dipendenti,
- 8500 se pensionati,
- 5.500 se autonomi occasionali.
Bonus 150 euro ai pensionati
Per i lavoratori ormai pensionati, la nuova somma una tantum di 150 euro (in veste di contributo sociale) sarà riconosciuta nei casi in cui il soggetto risulti titolare di uno o più trattamenti pensionistici con decorrenza non successiva al 1° ottobre 2022, sempre nel rispetto del requisito reddituale pari a un reddito personale non superiore a 20mila euro.
Per i pensionati non servono dichiarazioni scritte e l’accredito è automatico, previsto con il cedolino pensione di novembre 2022.
Bonus 150 euro per lavoratori dipendenti
Per i dipendenti, il requisito di reddito è pari ad una retribuzione mensile lorda fino a 1.538 euro (calcolata su uno stipendio erogato in 13 mensilità), per una RAL fino a 20mila euro.
I lavoratori in forze otterranno l’accredito con la busta paga contenente le competenze di novembre 2022.
Anche in questo caso, come nel Bonus 200 euro, servirà una dichiarazione scritta di non essere titolare di altre prestazioni non compatibili non il bonus.
I datori di lavoro recupereranno la somma una tantum in compensazione sui contributi dovuti all’INPS.
Bonus 150 euro per disoccupati
Si replica quanto previsto per il bonus 200 euro, questa volta con accredito diretto da parte dell’INPS ai titolari di trattamenti di disoccupazione nel mese di novembre 2022, secondo il nuovo importo.
Bonus 150 euro ai percettori di Reddito di Cittadinanza
Assieme agli incapienti e ai lavoratori a basso reddito, ricevono il nuovo bonus da 150 euro di fine 2022 anche i percettori di Reddito di Cittadinanza, con le stesse modalità del bonus 200 euro (d’ufficio) ma nel mese di novembre 2022, unitamente alla rata mensile di competenza.
Bonus 150 euro per altri beneficiari
Il Bonus 150 euro del Dl Aiuti ter va anche ai lavoratori domestici, agli stagionali e alle altre categorie di beneficiari che rientravano nella platea degli aventi diritto al Bonus 200 euro (co.co.co, dottorandi e assegnisti, collaboratori sportivi, intermittenti, spettacolo), pur nel nuovo limite di reddito di 20mila euro e di almeno 50 giornate svolte nel 2021 per gli stagionali e i lavoratori dello spettacolo.
Bonus 150 euro per Autonomi e Partite IVA
Il Bonus da 150 si integra al Bonus 200, articolando l’erogazione in base al reddito:
- 350 euro con reddito fino a 20mila euro,
- 200 euro con reddito fino a 35mila euro.