BCE: Draghi, Mercato Unico contro la crisi
Secondo la BCE l’integrazione dei mercati rappresenta un’opportunità concreta per combattere la crisi economica; cooperazione e coordinamento per un mercato unico europeo.
Secondo la BCE l’integrazione dei mercati rappresenta un’opportunità concreta per combattere la crisi economica; cooperazione e coordinamento per un mercato unico europeo.
Per Mario Draghi la ripresa economica inizierà lentamente nel 2012, con l’inflazione sopra il 2% destinata a scendere nel 2013: le previsioni della BCE e le decisioni sui tassi d’interesse.
Per il rilancio della crescita economica in Europa, la Commissione UE smentisce le cifre del piano Marshall anti-crisi ma conferma le strategie di Europa 2020, in direzione di un Patto condiviso anche con Francia e Germania.
Il bollettino BCE evidenzia come in Italia i problemi di crescita si riflettano sullo spread: Ocse più cauta, ma il Governo taglia le stime sul PIL 2012.
BCE: in Italia miglior dinamica dello spread in Europa ma a forte rischio inflazione per gli aumenti IVA che creano tensioni inflazionistiche.
Mario Draghi invita i Governi europei a proseguire il percorso di consolidamento, perché la ripresa è ancora troppo lenta. Riviste le stime del Pil e dell’inflazione.
Le banche italiane partecipano massicciamente all’asta Bce, aggiundicandosi 139 miliardi su un totale di 530, e dichiarano l’intenzione di usare i soldi per le imprese. Le Pmi: dateci più credito.
Dopo il debito pubblico è il debito privato a preoccupare il Paese: imprese sempre più vessate dalla crisi e dalla mancanza di liquidità.
Dopo Bot e Ctz, scendono anche i rendimenti dei Btp, che però restano sopra il 6%. Capire in base ai tassi quando l’investimento in titoli di stato conviene e quando rischia di essere più speculativo.
Per l’ABI le banche possono riuscire a utilizzare la liquidità messa a disposizione dalla Banca Centrale Europea sia per comprare Btp sia sostenere l’accesso al credito delle Pmi, ma serve rivedere le rigide richieste dell’EBA.
I prestiti agevolati concessi alle banche italiane dalla BCE con l’obiettivo di semplificare l’accesso al credito delle Pmi sono invece stati investiti in Titoli di Stato: denuncia parlamentare.
Taglia i tassi d’interesse la BCE, portando il costo del denaro all’1%, ma dice no all’ulteriore acquisto di titoli di Stato con Eurobond e al rifinanziamento del Fondo Monetario Internazionale.
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