Disoccupazione in Italia al 9,8%, giovani senza lavoro
Allarme disoccupazione in Italia, soprattutto tra i giovani: a marzo raggiunta quota 9,8% con oltre un terso dei giovanisenza lavoro: le rilevazioni ISTAT.
Allarme disoccupazione in Italia, soprattutto tra i giovani: a marzo raggiunta quota 9,8% con oltre un terso dei giovanisenza lavoro: le rilevazioni ISTAT.
Grave calo della fiducia delle imprese in Italia, sia per l’ ISTAT sia per la Commissione Europea: dati a confronto sulla flessione italiana.
Italia fanalino di coda tra i paesi Ocse nella classifica degli stipendi e in top ten per la tassazione sul lavoro (cuneo fiscale al 47,6%), mentre l’ISTAT lancia l’allarme pensioni sotto i mille euro (45,5%).
Cresce il gap tra retribuzioni e inflazione, e su base mensile i salari restano fermi: l’analisi ISTAT per comparti e settori.
Occupazione in Italia nel 2011: l’ISTAT ha rilevato 5 milioni di Italiani non produttivi, tra disoccupati e inattivi. Si tratta di valori piuttosto preoccupati e decisamente non allineati con la media europea.
Le rilevazioni ISTAT di febbraio registrano un tasso di disoccupazione da record dal 2004 in Italia: 9,3% con punte drammatiche per giovani e donne, soprattutto nel Mezzogiorno.
Le imprese del manifatturiero soffrono ancora la crisi economica e questo incide sul clima di fiducia registrato dall’Istat, migliore la situazione delle imprese dei servizi e del commercio al dettaglio.
Rapporto sulla Coesione Sociale e mercato del lavoro in Italia in attesa della riforma: precariato dilagante nei contratti, disuguaglianze di genere nelle retribuzioni, formazione insufficiente, conciliazione tra lavoro e famiglia ancora lontana.
Il paniere ISTAT 2012 per la valutazione dei prezzi al consumo cambia composizione: sul versante IT entrano gli e-book reader, il download di e-book e gli Ultrabook.
Secondo i dati provvisori Istat circa lo stato degli occupati e disoccupati italiani a dicembre 2011, la disoccupazione raggiunge livelli record e l’occupazione non fa registrare nessuna crescita.
Allarme ISTAT sul divario tra retribuzioni e prezzi, il più grave da 17 anni: inflazione alle stelle, costo della vita insostenibile, salari fermi e ai minimi da 12 anni, contratti scaduti senza alcun rinnovo.
Analisi di scenario del mercato del lavoro in Italia per i giovani dipendenti, professionisti e imprenditori: le proposte fiscali per agevolare l’occupazione.
Secondo l’ISTAT gli stipendi 2010 hanno subito lievi o nulle variazioni; crescono solo le retribuzioni dei dipendenti della Presidenza del Consiglio che registrano un +15,2%.
Per Istat l’ICT nelle imprese italiane è oramai una realtà piuttosto consolidata. Non mancano tuttavia alcune ombre e si evidenzia una disparità tra piccole e grandi imprese.
Tanti, decisamente troppi rispetto alle aspettative, gli accessi ai server Istat per la compilazione online del 15esimo Censimento Generale. Server in tilt e non pochi problemi per i cittadini.
Sfiducia tra i consumatori italiani su quadro economico del Paese, mercato del lavoro, possibilità di risparmio e bilancilo finanziario delle famiglie.
In pensione più tardi: al vaglio del Governo l’agganciamento anticipato dei requisiti anagrafici e contributivi per la pensione alle aspettative di vita.
Prevalenza di piccole e medie imprese in Italia: il 95% delle aziende dei settori Industria e Servizi ha meno di 10 addetti secondo i dati ISTAT.
Le donne guadagnano l’80% dei colleghi uomini, i giovani impiegano 5 anni per arrivare a mille euro in busta paga e i salari non aumentano come i prezzi: il fosco quadro ISTAT.
Siamo quasi fuori dalla crisi, ma la crescita economica e la produttività restano del tutto insufficienti.