Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è un compenso con corresponsione differita al momento della cessazione del rapporto di lavoro, una sorta di salario posticipato calcolato per quote annuali ottenute dividendo la retribuzione computabile di ciascun periodo per il coefficiente 13,5. Si può calcolare anche online a partire dai propri dati:
E’ anche possibile creare un modello personalizzato su un foglio calcolo e scaricarlo per effettuar diverse simulazioni sulla convenienza in base alle scelte previdenziali. Vediamo come crearlo e personalizzarlo a partire dal nostro modello già pronto per il download.
Calcolo TFR netto: le voci da considerare
Le quote alimentano il relativo accantonamento nel bilancio aziendale, annualmente rivalutato per adeguarlo all’inflazione – al 31 dicembre dell’anno successivo o, se avviene prima, quando cessa il rapporto di lavoro – a un tasso del 75% dell’incremento indice ISTAT dei prezzi al consumo e aumentato di un tasso fisso dell’1,5%, eventualmente rapportato ai mesi di servizio nell’anno.
L’ammontare della rivalutazione annua costituisce la base imponibile separata, soggetta a imposta sostitutiva nella misura dell’11%.
Si può ricorrere anche ad un semplice modello in Excel per calcolarlo. Eccolo già pronto da scaricare:
=> Modello di calcolo TFR
Dall’importo annualmente accantonato si detrae un contributo previdenziale a favore del Fondo di Garanzia nazionale per il trattamento di fine rapporto, calcolato sull’imponibile previdenziale dell’anno.
La retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR – salvo diversa previsione dei contratti collettivi – è costituita da tutti gli elementi retributivi aventi natura tipica, normale e ripetitiva, nel rapporto di lavoro, escludendo le somme erogate a titolo occasionale.
Rientrano quindi nel computo del TFR: minimo contrattuale, aumenti periodici anzianità, superminimi, indennità maneggio denaro, maggiorazione turni, straordinario fisso ripetitivo, premi presenza, valori convenzionali mensa, indennità per disagiata sede, importi forfetari, cottimo, provvigioni, premi e partecipazioni, prestazioni retributive in natura, altre somme riconosciute e corrisposte a titolo non occasionale esclusi i rimborsi spese.
Utilizzo del modello per il calcolo del TFR netto
Il modello in Excel, per la determinazione del TFR nell’arco di un anno, si compone di due fogli: “Calcolo del TFR” e “Tabelle indici ISTAT”. Nella prima sezione del primo Foglio “Calcolo del TFR”, si inseriranno i dati utili per la determinazione sia della quota annuale del TFR che della rivalutazione dell’accantonamento effettuato al 31 dicembre dell ‘ anno precedente.
- Data iniziale: data di assunzione (se nell’anno considerato) o coincidente con il primo gennaio dell’anno considerato per il calcolo;
- Data finale: data di cessazione del rapporto di lavoro (se nel corso dell’anno) o coincidente con il 31 dicembre dell’anno considerato per il calcolo;
- Retribuzione: retribuzione percepita nell’anno considerato (o per i mesi di lavoro durante l’anno), determinata secondo i criteri già descritti;
- Imponibile contributivo;
- TFR Accantonato: importo accantonato al 31 dicembre dell’anno precedente;
- Mesi: il campo viene calcolato in automatico, restituendo la differenza (in mesi) tra la data iniziale e la data finale, e servirà per il calcolo mensilizzato della quota del TFR nei casi in cui la data della cessazione del rapporto di lavoro sia antecedente alla fine dell’anno preso in considerazione;
- Indice ISTAT: il TFR accantonato al 31 dicembre dell’anno precedente viene rivalutato applicando il tasso fisso dell’1,50% sommato al 75% dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. In questo campo (G7), in corrispondenza della data finale, viene prelevato dal foglio “Tabelle_ IndiciIstat” con l ‘ utilizzo della formula =CERCA.VERT(INT(MESE(G4)&ANNO(G4));Tabelle_IndiciIstat!A9:H93;4;FALSO) il tasso corrispondente al mese di competenza che sarà applicato per la rivalutazione.
La seconda sezione del Foglio “Calcolo del TFR” riporta l’output dei conteggi effettuati sulla base dei dati inseriti nella prima sezione:
- La Quota annuale TFR sarà determinata dal rapporto tra valore inserito nella casella Retribuzione e coefficiente 13,5, eventualmente rapportato al numero di mesi qualora la data finale sia antecedente al 31 dicembre.
- Dal risultato viene detratta l’aliquota dello 0,50% da destinare al Fondo di garanzia INPS determinando in tal modo la Quota annuale TFR netta.
- Segue la determinazione della rivalutazione dei fondi accantonati nell’anno precedente.
- Sull’importo inserito nel campo “TFR accantonato” (C7) sarà calcolato il 75% del valore risultante nel campo “indice ISTAT” e successivamente detratta l’addizionale IRPEF dell’11%.
- Il TFR (al lordo delle imposte) evidenziato nella casella E18 sarà dunque composto dalla somma delle voci TFR Accantonato (C7) + Quota annuale TFR netta (E13) + Rivalutazione accantonamento TFR netta (E17).
Il secondo foglio “Tabelle_IndiciISTAT” contiene i valori degli indici mensili ed annuali dal 1999 fino a febbraio 2009.
La tabella viene pubblicata periodicamente e viene qui utilizzata come base dati di riferimento per il calcolo del TFR riferito ad un determinato anno o mese dell’anno (in caso di periodi inferiori). Nel modello si fa riferimento ai valori riportati nella colonna “e” comprensiva del tasso fisso dell’1,50%.
Infine, ricordiamo che il lavoratore dipendente deve scegliere se mantenere il TFR accantonato in azienda oppure destinarlo alla costruzione di una pensione integrativa, versandolo ai fondi pensione. Altrimenti, tramite il meccanismo del silenzio-assenso, il TFR confluirà nei fondi di previdenza complementare.