Il formato ODF, principale standard aperto per i documenti editabili da ufficio, ottiene nuova linfa vitale da Sun Microsystems e IBM, attraverso la creazione di un toolkit indirizzato ai programmatori che intendono adottare tale formato, e dalla creazione di un comitato, nato con l’intento di promuovere tale formato.
Si chiama “Open Document Format Toolkit Union” e rappresenta un nuovo progetto open source indirizzato ai programmatori che intendono integrare con facilità il formato ODF all’interno delle loro creazioni. Si tratta infatti di un set di API con cui interfacciarsi a tale formato, senza dover necessariamente conoscerne la struttura intrinseca.
Lo strumento segue il progetto ospitato dal sito OpenOffice.org, riguardante un kit iniziale di strumenti mirati all’integrazione del formato all’interno delle più comuni applicazioni; il nuovo Toolkit Union sarà basato su quanto illustrato all’interno del portale ODFToolkit.org.
Secondo le due società, il formato ODF risulta per sua natura altamente malleabile, rendendolo particolarmente adatto ad essere integrato all’interno degli applicativi più disparati; in altre parole, i contenuti di un documento ODF possono dialogare con facilità con qualunque applicativo.
Nel frattempo, Oasis (Organization for the Advancement of Structured Information Standards), ha formato una commissione con l’intento di promuovere tale standard, al cui interno troveranno presto posto società del calibro di Google, IBM, Novell, Oracle, Red Hat, il South Africa Department of Science and Technology, Sun e il Dipartimento della Difesa americano.
La commissione, analizzerà l’interoperabilità del formato ODF, adoperandosi per migliorare la sua funzionalità nei diversi ambiti e dispensando il know-how indispensabile per adottare al meglio tale tecnologia.