Il pensiero comune, soprattutto nell’ottica di capi ufficio e dirigenti “1.0”, è che l’Instant Messaging in azienda sia più che altro un modo per sottrarre tempo prezioso alle attività lavorative piuttosto che uno strumento 2.0 finalizzato alla ottimizzazione di molte attività di collaborazione.
Nonostante la diffusione crescente di tali applicazioni in ambito business, vige ancora una certa riluttanza a riconoscerne il valore strategico, e a superare le obiezioni in merito al rischio di distrazione.
Di fatto, l’utilizzo dei software di comunicazione IM possono rivelarsi un valido supporto per rendere più efficace la comunicazione in ufficio e rendere più celere e meno dispersivo lo scambio di informazioni.
Lo conferma anche una recente analisi d’Oltreoceano, che ha coinvolto 912 lavoratori full-time, condotta da ricercatori dell’Università dell’Ohio e dell’Università Statale della California e finanziata dalla National Science Foundation.
In alcuni casi, infatti, i lavoratori che usano messaggi e chat sono risultati più efficienti perché capaci di sostituire forme di comunicazione più lente, dispersive e meno dirette con soluzioni più dirette e pratiche.
Ad esempio, rispetto alle classiche email si ottiene un grado di tempestività maggiore senza bisogno di attendere un tempo indefinito prima di ricevere una risposta utile: lo stesso vantaggio delle comunicazioni faccia a faccia, con in più la possibilità di evitare di doversi spostare per incontrarsi di persona.
Altre considerazioni indicano che, anche rispetto alle conversazioni telefoniche, è possibile portare avanti il proprio lavoro mentre ci si relaziona tramite IM, persino con più interlocutori differenti. Spazio alla modernità!