Con il programma che rende i file ODF compatibili con Word, Microsoft compie un passo importante nell’ambito degli standard dei formati digitali.
Attualmente il panorama dei documenti elettronici vede la presenza di due differenti formati: ODF (Open Document Format) e OOXML (Office Open XML). Il primo, sviluppato dal consorzio OASIS, è uno standard regolato da una licenza che ne permette l’implementazione da parte di chiunque senza restrizioni ed è attualmente usato dai software open source come Open Office. OOXML, invece, è stato sviluppato da Microsoft per le sue suite MS Office, ed è quindi un formato proprietario protetto da diritti d’autore, che la società di Redmond ha reso uno standard de facto grazie alla capillare diffusione delle sue applicazioni.
Adesso Microsoft sembra decisa a rendere il suo formato uno standard de iure, esattamente come sta facendo Adobe con il suo PDF. Infatti, nonostante eccellenti ”avversari” (primi fra tutti IBM e Sun), a Dicembre l’OOXML ha ottenuto la certificazione ECMA Intrnational e presto potrebbe arrivare anche l’analogo riconoscimento da parte dell’ISO.
Un ulteriore passo in avanti è il lancio di OpenXML Translator, che permette di rendere i file ODF compatibili con Word. Se Open Office permette già da tempo di salvare i documenti in entrambi i formati, lo stesso non poteva dirsi della suite di Microsoft. E presto faranno la loro comparsa anche convertitori di file per i fogli di calcolo (ODS) e le presentazioni (ODP), finora incompatibili con Excel e Powerpoint.