Nel 2008 il mercato dei software aziendali subirà una leggera frenata. Parola di SAP, che ha fatto il punto della situazione tra acquisizioni e concorrenti agguerriti (Oracle in primis), presentando le previsioni per l’imminente futuro.
Il colosso tedesco ha fatto i conti per l’ultimo trimestre fiscale del 2007, calcolando un aumento del profitto operativo del 2%, pari a circa 1,1 miliardi di euro, a fronte però di un profitto netto di 756 milioni, inferiore a quello dell’anno precedente di ben 6 punti percentuale.
Ad incidere maggiormente sono state soprattutto le acquisizioni, che hanno sottratto alle casse di SAP circa 4,8 miliardi di euro, destinati soprattutto alla penetrazione nel segmento PMI. Non a caso la dirigenza tedesca ha dichiarato di volersi prendere una “pausa”, sospendendo ulteriori acquisizioni (salvo casi di interesse eccezionale).
Oltre a ragioni prettamente economiche, la società è piuttosto impegnata ad integrare al suo interno l’ultima arrivata Business Object, operazione che sarà portata a compimento nel lungo periodo.
Non sembra passarsela meglio l’eterna rivale Oracle, anch’essa sbizzarritasi con numerose acquisizioni, ultima delle quali la costosa Bea Systems (5,7 miliardi di euro) e alle prese con la crisi finanziaria degli USA, suo principale mercato.
Il disastro a stelle e strisce ha tarpato le ali alle aziende americane, che hanno risparmiato anche sull’acquisto dei software. Se Oracle ha subito le maggiori conseguenze, la stessa SAP non ne è uscita indenne, rimettendoci 366 milioni nel 2007.
In un mercato sempre più incerto come quello dei software business bisogna sapersi accontentare, anche in previsione di scontri sempre più duri tra quelli che ormai sono i giganti incontastati di uno scenario caratterizzato dal progressivo accentramento.