Molte società hanno avviato da tempo piccoli progetti pilota per introdurre soluzioni SOA (Service Oriented Architecture) nella propria azienda, con risultati generalmente molto positivi. Tuttavia, se intrapreso su vasta scala, può rivelarsi un processo ben più complesso, che apre le porte a nuove sfide da non sottovalutare.
Sono queste le prime considerazioni dell’ultimo rapporto IDC sul business management in azienda. Prima di un dispiego della SOA di proporzioni significative, è importante effettuare una chiara ricognizione dei processi di business, individuare le aree di investimento più idonee per massimizzare il ROI e studiare quali soluzioni IT sono davvero in grado di trasformare la tecnologia SOA in linguaggio business.
In realtà i benefici sono davvero concreti: ben più che un sopravvalutato trend IT, la SOA apporta risparmi sui costi e flessibilità di gestione, rendendo “dinamico” l’approccio al proprio business.
Non a caso, secondo un sondaggio condotto nel 2007 tra professionisti IT, nell’82% dei casi viene considerata come leva strategica per la crescita della propria azienda le quali, nell’83% dei casi, hanno in programma nuovi progetti di implementazione a breve termine.
Tuttavia, i confini tra IT e Business sono spesso così poco definiti che si rischia di commettere degli errori di prospettiva quando si adottano soluzioni come quelle di tipo SOA, sostiene Jan A. Duffy, di IDC EMEA.
Questo perché non si tratta solo di una tecnologia ma anche di un complesso insieme di strategie che le ruotano intorno, integrate in essa. Fondamentale, quindi, definire procedure standard per una efficace introduzione in azienda.