Sembra che il trend stia coinvolgendo pian piano tutti i più grandi produttori di computer.
Il trend in questione riguarda la scelta di pre-installare su macchine destinate al grande mercato il sistema operativo open source Linux, una “moda” lanciata pochi mesi fa da Dell che ha subito trovato un primo seguace in Lenovo e, adesso, ha interessato anche HP.
Brutte notizie per Microsoft, dunque? Non proprio. Anche se sembra troppo presto per lanciare allarmi simili, questi episodi potrebbero essere a ragione interpretati come un sintomo evidente di un fenomeno ben più ampio, che inizia a dilagare tra imprese e utenti consumer, sempre più indirizzati verso soluzioni “libere”.
Nonostante Linux fosse già adottato in ambito enterprise, la coraggiosa scelta di Dell di vendere a tutti PC dotati di Ubuntu invece che di Windows, pare che sia stata un ottimo sponsor per Linux. I dati di vendita hanno premiato Dell che, grazie anche ad altre iniziative, ha riportato un incremento dei profitti nel secondo trimestre pari al 46%.
Non stupisce quindi che altre aziende abbiano deciso di tentare esperimenti analoghi. È curioso notare come ognuno dei produttori abbia scelto una differente distribuzione di Linux: Dell ha optato per Ubuntu, Lenovo per Suse e HP per Red Hat Enterprise.
I primi esemplari HP-Linux faranno la loro comparsa sul mercato australiano, con il modello desktop HP Compaq DX2250, un PC di fascia bassa espressamente dedicato alle utenze business, che ben si sposa con le funzionalità offerte dalla versione Red Hat scelta da HP.