Le critiche e i dubbi non l’hanno fermata: la terza revisione della General Public License ha cominciato a prendere piede, anche per quelle famiglie di applicativi indirizzati più specificatamente alle utenze business.
La novità arriva da SugarCRM: la quinta edizione del suo software di Customer Relationship Management, SugarCRM Community Edition, sarà infatti rilasciata sotto GPLv3. Una scelta inserita in un discorso più ampio, che ruota attorno alla validità o meno di quest’ultima incarnazione del contratto di utilizzo.
«Pensiamo sia una grande licenza. È più liberale e meno restrittiva della nostra attuale» ha dichiarato John Roberts, CEO di SugarCRM, per spiegare la posizione della compagnia riguardo questo dibattito.
La GPLv3 permetterà agli utenti di studiare liberamente il codice del programma, aggiungerne elementi, modificarlo e adattarlo in base alle proprie esigenze. Allo stesso tempo, però, fornirà anche tutele per impedire possibili accordi di sfruttamento commerciale con terze parti, che potrebbero limitare lo sviluppo del prodotto e andare contro il bene della comunità di clienti.
Con questa mossa, SugarCRM è riuscita a migliorare di molto la sua posizione all’interno della comunità del software libero, rivestendosi del manto di “paladino” dell’Open Source. Si tratta infatti del primo soggetto importante ad aver adottato la terza versione della General Public License, mentre molti esprimono ancora dubbi al riguardo.
In un mercato affollato come quello dei software gestionali, quello di SugarCRM si potrebbe così rivelare un’ottima pubblicità.