I software distribuiti come servizi offrono interessanti possibilità, che abbiamo esaminato in un articolo precedente, ma è utile soffermarsi anche sui limiti che ostacolano la diffusione di questo approccio ai servizi.
I SaaS richiedono una connessione internet affidabile e sufficientemente veloce per avere accesso in ogni istante a servizi web-based ed i fornitori di soluzioni SaaS dovrebbero fornire livelli di servizio, o SLA che garantiscano la disponibilità del servizio, la sicurezza ed un elevato livello di salvaguardia della privacy dei dati.
I clienti interessati all’acquisto di soluzioni SaaS dovrebbero esaminare con molta attenzione i termini di SLA offerti e le condizioni di utilizzo al fine di formarsi una corretta visione del fornitore. Ed inoltre assicurarsi che i vendor di soluzioni SaaS ed i fornitori di connettività a cui si affidano siano partner solidi ed affidabili.
I provider di SaaS tipicamente offrono portali per i propri clienti, che permettono agli amministratori di tracciare le eventuali richieste di servizio per segnalare problemi o mal funzionamenti, per controllare il livello di utilizzo e permettere di comprare licenze addizionali (self-provisioning).
Per esempio, Salesforce.com ha risposto a queste esigenze fornendo un sito web specifico trust.salesforce.com nel quale chiunque può controllare lo stato attuale e lo storico dello stato di servizio offerto, nonché delle performance.
Per quanto concerne il backup, lo storage e l’eventuale ripristino dati, alcune imprese offrono accordi che assicurano che una copia dei dati proprietari del cliente ed il codice sorgente del Software Saas, proprietà intelletuale del vendor, siano depositati presso una terza parte. Naturalmente è importante esaminare accuratamente i termini e le condizioni offerte per capire chiaramente come i dati proprietari possono essere recuperati.
Le offerte SaaS permettono alle aziende di tutte le dimensioni di adottare nuove applicazioni molto più velocemente di quanto potrebbero fare con software tradizionali. Perché queste nuove applicazioni siano realmente di aiuto alle imprese bisogna che verifichino alcune condizioni come ad esempio le seguenti:
- permettonono di gestire più rapidamente i servizi ai clienti
- migliorano la collaborazione tra team variamente distribuiti sul territorio
- velocizzano il time to market
Se in termini generali si può dire che queste condizioni sono soddisfatte, bisogna essere più attenti quando si scende nel caso particolare. Una certa applicazione deve calzare bene alla specifica azienda, in uno specifico momento storico.
Se un’impresa pensa di adottare una soluzione SaaS o ha dei dubbi a riguardo, può ignorare il crescente numero di vendor che stanno seguendo le orme dei pionieri come Salesforce.com e NetSuite nel mercato SaaS. Nessun professionista IT potrà ignorare i sistemi SaaS quando gli utenti finali o intere business unit adotteranno una sempre più ampia gamma di applicazioni on-demand per soddisfare le loro esigenze quotidiane.
Piuttosto che consentire l’adozione di sistemi SaaS che permeano continuamente nell’impresa in modo non pianificato solo per seguire una moda, i professionisti IT dovrebbero vedere i SaaS come un’opportunità piuttosto che come una minaccia e tentare di tracciare un piano di crescita e di sviluppo di queste applicazioni in azienda. I sistemi SaaS possono ridurre tutte le seccature di sviluppo, messa in esercizio e manutenzione che atterriscono tutte le applicazioni di business.
I sistemi SaaS permettono di convertire il capitale che si sarebbe speso in risorse software in investimenti nel business dell’impresa. I SaaS possono passare il carico di lavoro quotidiano per gestire la disponibilità e le performance delle applicazioni dallo staff interno ai provider, consentendo ai professionisti dello staff IT di concentrarsi su iniziative più strategiche. Ed un numero crescente di soluzioni SaaS agevolerà i responsabili IT a svolgere i loro compiti con maggiore efficacia.
Forse la miglior difesa contro un servizio SaaS scadente è il modello pricing “pay-as-you-go”, cioè “paghi quel che usi”, il quale permette al cliente di terminare la propria sottoscrizione e portare il proprio business da qualsiasi altra parte. Questo tipo di contratti costringe i fornitori di servizi SaaS verso lo sviluppo di applicazioni affidabili, robuste e di alta qualità.