Nel primo trimestre del 2007 il volume dei messaggi spam è aumentato del 44,29% rispetto al quarto trimestre del 2006. Si tratta di un risultato elaborato dallo Smartlab di SonicWALL che ha analizzato la diffusione della posta spazzatura.
La percentuale più alta, il 57,99%, spetta agli attacchi di tipo Directory Harvest, ossia la tecnica utilizzata dagli spammer per rintracciare indirizzi email.
Per quanto riguarda i messaggi leggittimi, sono leggermenti saliti passando da un 5,84% nel quarto trimestre del 2006 al 6,83% del primo trimestre del 2007. Nello stesso periodo gli attacchi di tipo phishing sono aumentati, rappresentando comunque una percentuale bassa (meno dell’1%) del totale dei messaggi di posta elettronica inviati.
«Non ci sono segni che facciano sperare in una diminuzione della valanga di posta spazzatura. Questo tipo di posta indesiderata ha registrato un fortissimo incremento nel 2006 ed è cresciuta del 24% nei soli primi 3 mesi di quest’anno. Gli amministratori IT e gli utenti sono alle prese con un enorme problema che coinvolge la produttività, visto che 9 messaggi in arrivo su 10 appartengono alla categoria della posta spazzatura», così ha dichiarato Gled Budman, senior director della divisione Email Security presso SonicWALL.
Inoltre, in particolare, verso la fine di gennaio si è assistito ad un aumento pari al 15% degli attacchi Directory Harvest, mentre il mese di febbraio è stato caratterizzato da una crescita del 12% di messaggi di posta elettronica contenenti virus.
«In media, ci vogliono 34 secondi per gestire ogni messaggio indesiderato che si insinua in una rete», ha aggiunto Budman.