Avast, la nota produttrice di software antivirus, ha presentato ieri la sesta declinazione dei suoi software di protezione per utenti domestici e aziendali. Avast 6 viene distribuito in tre differenti versioni, tutte ampiamente aggiornate nelle componenti fondamentali e con qualche funzionalità nuova di zecca.
Oltre al noto antivirus in versione gratuita, la soluzione Avast comprende altri due prodotti, indirizzati ad un’utenza più esigente che preferisce avere una protezione completa non solo da virus, ma anche da altre tipologie di minacce. Avast si presenta così in versione Free, in versione Internet Security e in versione Pro. Oltre a queste, sul sito è possibile anche acquistare la Standard Suite, dedicata a chi vuole utilizzare l’antivirus su un proprio server e gestirlo da una console centralizzata, e la Avast! WHS Edition, espressamente indirizzata ai sistemi Windows Home Server.
La versione Free, la cui licenza consente, a differenza di altre soluzioni gratuite, anche l’l’uso del software in ambiti commerciali (aggiornamento: si vedano i commenti a fine articolo), contiene il cuore del software di protezione antivirus replicato anche nelle altre versioni a pagamento. Il motore antivirus di Avast protegge da virus, spyware e rootkit e include la tecnologia WebRep per identificare durante la navigazione siti Web potenzialmente nocivi. C’è la scansione all’avvio (per Windows Vista e Windows 7) e la nuova AutoSandbox, una tecnologia che permette di eseguire applicazioni sospette in un ambiente controllato e separato dai file di sistema.
La scansione è naturalmente in real time e prevede, oltre al filesystem, anche le connessioni Peer to Peer, le connessioni su protocolli di posta elettronica e Internet. Il motore di ricerca di virus è euristico, in grado cioè di rilevare la presenza di un virus analizzandone la “fisionomia”, anche se la sua definizione non è inclusa nell’elenco dei malware conosciuti.
La versione Pro aggiunge a queste caratteristiche di base una nuova funzionalità, in grado di aumentare l’affidabilità di diverse attività giornaliere. La avast! Sandbox consente, come la AutoSandbox di cui si è parlato prima, di eseguire in un ambiente separato i programmi presenti sul computer, come ad esempio il browser. Nel caso di attacchi da parte di virus, le azioni nocive saranno ristrette a questo ambiente e non intaccheranno il sistema operativo. A differenza della AutoSandbox, dedicata solo ad eseguire file sospetti, la Sandbox inclusa nella versione Pro può essere utilizzata con qualsiasi tipo di applicazione: basta farvi clic con il pulsante destro e scegliere la voce Esegui virtualmente.
Figura 1: L’esecuzione di un’applicazione nella Sandbox di Avast
Oltre a ciò, nella versione Pro è inclusa la modalità SafeZone, uno speciale web browser che permette di navigare in internet in modo invisibile al resto del sistema. Da attivare quando si eseguono transazioni sensibili dal punto di vista della sicurezza, garantisce che i propri dati personali non vengano rilevati da programmi spyware o keylogger (nella versione di Prova di Avast Pro che abbiamo installato questa caratteristica non è però presente).
La terza versione del programma, Avast! Internet Security, aggiunge a tutto ciò che è stato descritto in precedenza anche un servizio antispam e un firewall, oltre ad una versione del motore di scansione da riga di comando (presente anche nella versione pro).
La versione Pro di Avast viene venduta in abbonamento a circa 40 euro all’anno (che scendono a 25 per un abbonamento di due anni). La versione Internet Security costa 50 euro all’anno, 60 per la protezione di 3 Pc e 70 per la protezione di 3 Pc per due anni. Avast è disponibile anche per Mac e Linux.