Calcolo Assegno Unico

Cosa è l’Assegno Unico

L’Assegno unico e universale per i figli a carico è la prestazione mensile pagata direttamente dall’INPS a partire da marzo di ogni anno in sostituzione di altre prestazioni e detrazioni soppresse o assorbite dal sussidio. Istituito dal Family Act e attuato con decreto legislativo 230/2021, ha debuttato nel 2022 e, dal 1° gennaio 2023, è stato incrementato per alcune tipologie di nuclei familiari, a cui spettano da quest’anno ulteriori maggiorazioni.

Dal 2024 sono scattati anche gli aumenti in base alla rivalutazione del 5,4% in adeguamento all’inflazione, in pagamento dalla mensilità di febbraio e fino a gennaio 2025.

Da febbraio 2025 la rivalutazione è pari allo 0,8% e l’assegno unico minimo sale a 57,45 euro al mese, quello massimo a 200,99 euro euro per ogni figlio.

Aumentano da febbraio 2025 anche le maggiorazioni.

  • Con tre figli l’assegno sale di 97,68 euro con ISEE fino a 17.227,33 e di 17,24 euro per i redditi più alti;
  • per i figli non autosufficienti sale a 120,56 euro fino a 21 anni;
  • per i figli con disabilità grave la maggiorazione diventa di 109,07 euro;
  • per disabilità media la maggiorazione è di 97,68 euro fino ai 21 anni;
  • dopo i 21 anni, per i figli disabili scatta l’importo base per figli minorenni parametrato all’ISEE;
  • il bonus nel caso in cui lavorino entrambi i genitori sale a 35 euro;
  • la maggiorazione per madri con meno di 21 anni sale a 22,98 euro.

L’aumento di 150 euro per famiglie con almeno 4 figli a carico non è soggetto a rivalutazione.

Come calcolare l’Assegno unico

Con il calcolatore di PMI.it è possibile simulare online l’importo dell’Assegno Unico, determinato in base al nucleo familiare ed al valore ISEE (chi non lo presenta avrà l’importo minimo) e tenendo conto delle diverse maggiorazioni previste dalla legge. Per calcolare l’importo dell’Assegno unico teoricamente spettante basta inserire le seguenti informazioni:

  • composizione del nucleo familiare (numero figli, età, disabilità);
  • importo presunto ISEE (chi non presenta l’attestazione, viene considerato oltre la soglia di reddito dei 45.575 euro ai fini degli importi e delle eventuali maggiorazioni spettanti).

Calcola l'assegno unico per i figli

Situazione reddituale

Chi non presenta l'ISEE, sarà valutato come reddito oltre 45.575 euro, ricevendo l'importo minimo

Figli non disabili a carico

A partire dal 7° mese di gravidanza fino a 18 anni non compiuti
Da 18 anni compiuti e 21 non compiuti con requisiti di cui all'Art. 2. c.1, lett. b
Over 21 o under 21 SENZA i requisiti Art. 2, c. 1, lett. b

Figli disabili a carico

Dal 7° mese di gravidanza ai 21 anni non compiuti
Dal 7° mese di gravidanza ai 21 anni non compiuti
Dal 7° mese di gravidanza ai 21 anni non compiuti

Genitori

ANF

N.B. Il risultato del simulatore fornisce una prima indicazione dell’importo finale erogato dall’INPS, dal momento che per ottenere la prestazione occorre presentare domanda e attendere l’esito della verifica sulle autodichiarazioni rese.


Aumenti da febbraio 2025 per l’Assegno Unico figli

Assegno Unico Importo €
Assegno base per figli minorenni
Isee fino a 17.227,33 euro 200,99
Isee sopra i 45.574,96 euro / senza Isee 57,45
Maggiorazione per bimbi fino a 12 mesi o 3 anni con 3 figli 100,49
Assegno per figli maggiorenni (18-21 anni)
Isee fino a 17.227,33 euro 97,68
Isee sopra 45.574,96 euro / senza ISEE 28,72
Maggiorazioni per figli con disabilità
Non autosufficienza (fino a 18 anni) 120,56
Disabilità grave (fino a 18 anni) 109,07
Disabilità media (fino a 18 anni) 97,68
Figli da 18 a 21 anni (tutti i casi) 91,93
Altre maggiorazioni
Figli dal terzo in poi da 17,24 a 97,68
Madri sotto i 21 anni 22,98
Genitori che lavorano fino a 34,37
Bonus per famiglie con 4 figli 150,00

Assegno Unico figli (ex ANF): a chi spetta

L’Assegno unico è un sostegno economico attribuito per ogni figlio minorenne a carico fino alla maggiore età e, a determinate condizioni, fino al compimento dei 21 anni di età. L’Assegno è riconosciuto per ogni figlio a carico con disabilità senza limiti di età. Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza.

Le prestazioni assorbite dall’Assegno unico

Le seguenti prestazioni confluiscono nell’Assegno unico, mentre quelle non citate invece permangono (come il bonus asilo nido).

  • premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • assegno di natalità (Bonus bebè);
  • detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Come si quantifica l’Assegno Unico e Universale

Importo base

Ai fini della quantificazione dell’Assegno rilevano il reddito, la composizione del nucleo familiare e il valore ISEE.  L’importo dell’Assegno unico può andare (con la rivalutazione da febbraio 2025) da un massimo di 200,99 euro ad un minimo di 57,4 euro al mese per ogni figlio minorenne e da 97,68 euro a 28,72 euro per i maggiorenni (sempre con la rivalutazione ISTAT applicata da febbraio 2025).

Importi AU per figli disabili

Per ciascun figlio disabile, da febbraio 2025 c’è una maggiorazione di 120,56 euro mensili in caso di non autosufficienza,  che diventa 109,07 euro in caso di disabilità grave e 97,68 euro in caso di disabilità media. Per i figli disabili maggiorenni spetta un Assegno non maggiorato, pari all’importo base spettante per i figli minorenni non disabili, parametrato all’ISEE.

Esempi di calcolo Assegno unico per figli disabili

Per l’Assegno unico con figli disabili sono previsti importi maggiorati da febbraio 2025:

  • ISEE fino a 17.227,33 e due figli minorenni di cui uno disabile grave: assegno unico di 511 euro al mese.
  • ISEE di 34.453 euro con un figlio minorenne e un secondo figlio disabile maggiorenne over 21 a carico: assegno di 229,6 euro al mese.

Maggiorazione per figli fino a 3 anni

Sono previste le seguenti maggiorazioni per fasce di età del figlio (dl. 197/2022 art. 65):

  • fino a 1 anno: maggiorazione pari a metà dell’importo base dell’assegno a prescindere dal valore ISEE;
  • tra 1 e 3 anni: maggiorazione pari a metà dell’importo base dell’assegno per ISEE entro la soglia massima per i nuclei di almeno 3 figli.

Altre maggiorazioni

Sono previste specifiche maggiorazioni (per nuclei numerosi, per famiglie bi-reddito in cui lavorano entrambi i genitori, vedovi da non più di 5 anni e per madri sotto i 21 anni). Nello specifico, da febbraio 2025:

  • Madri under 21: da 22,8 euro per ogni figlio;
  • Genitori bi-reddito o vedovi da non più di 5 anni: maggiorazione a partire da 34,37 euro.
  • Maggiorazione ex ANF: una clausola di salvaguardia per nuclei con ISEE fino a 25mila euro (rivalutati ogni anno) prevede una maggiorazione transitoria (a 1/3 degli ANF percepiti), che varia a seconda dei parametri economici, fino al 2025.

AU con e senza ISEE

L’Assegno Unico spetta anche a chi non presenta la DSU e quindi è privo di attestazione ISEE valida. Questo comporta però una potenziale penalizzazione sull’importo del sussidio, che si calcola come se il nucleo familiare si collocasse al di sopra della soglia massima di 45.939,56 euro a partire da febbraio 2025.

Importi Assegno unico senza ISEE

Coloro che presentano la domanda per il 2025 senza ISEE, ottengono l’Assegno nella misura minima, equivalente alla fascia di reddito ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro.

Importo AU per figli minorenni

Da febbraio 2025, con ISEE fino alla soglia minima l’Assegno Unico è pari a 200,99 euro per ogni figlio minorenne, scendendo gradualmente fino ad arrivare a 57,4 euro oltre la soglia massima. In più:

  • aumenta del 50% l’Assegno per ciascun figlio di età inferiore a un anno;
  • aumenta del 50% l’Assegno per ciascun figlio di età compresa tra 1 e 3 anni nei nuclei con almeno tre figli e ISEE fino a soglia massima;
  • maggiorazione aumentata del 50% per famiglie numerose con almeno 4 figli.

Per ciascun figlio successivo al secondo, maggiorazione di 97,68 euro circa, che si riduce in base alla fascia ISEE .

Importo AU per figli maggiorenni

Da 18 a 21 anni non compiuti l’AU spetta a coloro che svolgono una delle seguenti attività: corso di formazione scolastica o professionale, corso di laurea, tirocinio o attività lavorativa con reddito sotto gli 8mila euro annui (rivalutati ogni anno), oppure per chi è disoccupato o svolge il servizio civile. L’importo massimo da febbraio 2025 è di 97,68 euro.

Domanda di Assegno unico 2025

Ogni anno, dal primo gennaio, si può presentare all’INPS per via telematica la domanda di Assegno Unico, con erogazione da marzo fino al febbraio dell’anno successivo. Ad inoltrare la richiesta è uno solo dei genitori, mentre l’altro ha facoltà di modifica della scelta di pagamento effettuata dal primo richiedente (in tutti i casi di legge in cui è prevista una quota paritaria di sussidio).

Chi ha un Assegno attivo fino a febbraio, avrà il rinnovo automatico per l’Assegno unico del nuovo anno (che parte da marzo).

Modalità di inoltro domanda online

  • Da portale INPS con SPID di secondo livello 2, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Contact Center Integrato, al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164.164 (da rete mobile a pagamento);
  • Istituti di Patronato.

Pagamento Assegno unico

Se il richiedente seleziona di voler percepire il 100% dell’assegno, dichiarando di essere d’accordo con l’altro genitore, percepisce il 100% senza necessità di successiva conferma dell’altro genitore. Il secondo genitore ha facoltà di modifica di tale scelta accedendo alla medesima domanda (dal proprio account INPS) richiedendo l’accredito del proprio 50% spettante. In pratica:

  • Il primo genitore compila la domanda esprimendo la scelta di pagamento (ripartito o con accredito unico).
  • Il secondo genitore può entrare nella domanda (in qualsiasi momento) e modificare della scelta effettuata.

Le tre opzioni in fase di domanda

  1.  In accordo con l’altro genitore chiedo che l’intero importo dell’assegno mi sia corrisposto in qualità di richiedente.
  2.  Chiedo che l’importo dell’assegno sia corrisposto in misura ripartita al 50% tra i due genitori e dichiaro di essere stato autorizzato dall’altro genitore ad indicare la modalità di pagamento della sua quota.
  3.  Chiedo che l’importo dell’assegno sia corrisposto in misura ripartita al 50% tra i due genitori e in mancanza di accordo indicherò solo le modalità di pagamento per la mia quota di assegno”.

Alcuni dubbi possono nascere sull’Assegno unico per genitori divorziati o separati e figli in affido esclusivo o condiviso. In linea generale, vale la regole secondo cui è possibile accordarsi tra le parti tramite le tre diverse opzioni di pagamento offerte.

La domanda INPS di Assegno Unico si presenta da questo link.