Calcolo Mutuo

Calcola online il mutuo più adatto alle tue esigenze. Su PMI.it trovi il servizio gratuito per simulare calcolo e costi della rata del mutuo che ti serve.

Lo strumento per calcolare la rata del mutuo è facile e semplice da usare: con pochi click scopri quanto andrai a pagare di rata e interessi complessivi, e ottieni anche una simulazione del piano di ammortamento con rata fissa.

Calcola la rata del mutuo

Come utilizzare il calcolatore del mutuo

Ecco i semplici step da seguire per calcolare online il mutuo che desideri richiedere:

  • inserisci l’importo del mutuo che vuoi chiedere;
  • seleziona la durata dello stesso (da 5 a 50 anni);
  • imposta la cadenza della rata (mensile, trimestrale, semestrale o annuale);
  • indica il TAN (Tasso Annuo Nominale);
  • il sistema calcola da solo il numero di rate totali, in base ai parametri inseriti;
  • clicca su Avvia il calcolo.

Ti verrà mostrato un riepilogo dei dati inseriti, in modo che tu lo possa verificare. Se è tutto corretto clicca su Calcola la rata del mutuo.

A questo punto ti verrà mostrato un prospetto con:

  • l’importo della singola rata;
  • il totale che andrai a pagare a fine piano di ammortamento, pari alla somma tra quanto richiesto (quota capitale) e gli interessi corrisposti;
  • il totale degli interessi che avrai versato alla banca al termine del mutuo;
  • la data di inizio e la data di fine del mutuo.

Ti viene proposta anche una simulazione del piano di ammortamento con la rata calcolata sulla base delle informazioni fornite. La rata nel piano di ammortamento simulato resta costante, non essendo possibile prevedere l’andamento dei tassi Euribor (parametro di riferimento per i mutui a tasso variabile). Per completezza, ricordiamo che il tasso Eurirs, detto anche Interest Rate Swap (IRS), è il tasso interbancario di riferimento per i mutui a tasso fisso.

In fondo alla pagina dei risultati trovi il riepilogo delle informazioni che ci hai fornito per il calcolo e hai la possibilità di effettuare una nuova simulazione cliccando su Esegui un nuovo calcolo.

Quello che ti consigliamo di fare, se pensi di scegliere un mutuo a tasso variabile, è di provare ad effettuare più simulazioni con diversi TAN per capire come potrebbe variare la rata e l’impatto che potrebbe avere un cambiamento importante dell’Euribor.

Calcolo interessi, cosa sono SPREAD, TAN e TAEG

Lo SPREAD non è altro che la commissione che il cliente paga in favore della banca. Anch’esso viene espresso in percentuale, e si aggiunge al TAN per definire l’effettiva misura del tasso di interesse applicata al finanziamento. Lo SPREAD resta fisso per tutta la durata del mutuo, anche in caso di mutui a tasso variabile. Rappresentando la remunerazione del rischio che l’istituto di credito si assume erogando un finanziamento, lo SPREAD è tanto più alto quanto più la banca ritiene di assumere del rischio concedendo un determinato mutuo. Le banche scelgono autonomamente tale percentuale, che solitamente oscilla tra l’1 e il 3%. Solitamente sono più bassi nei mutui a tasso fisso e più alti in quelli variabili.

Il TAN è il Tasso Annuo Nominale, che rappresenta, su base annua, il tasso d’interesse del prestito. Esso varia a seconda degli indici presi come riferimento. Il TAN si calcola sommando SPREAD all’indice di riferimento.

TAN = SPREAD + indice di riferimento

Quando si parla di mutui, prestiti o finanziamenti, si sente parlare anche di TAEG, che è il Tasso Annuo Effettivo Globale ed esprime il costo totale del prestito in base a tutte le spese connesse ad esso, come:

  • spese di istruttoria;
  • spese di incasso e gestione della rata;
  • imposta di bollo e costo delle comunicazioni tra banca e clienti;
  • eventuali costi di intermediazione.

Sono esclusi dal TAEG costi aggiuntivi facoltativi come spese notarili, eventuali polizze aggiuntive, interessi di mora e bolli statali.

Tassi TAN e TAEG: cosa cambia?

Riassumendo:

  • il TAEG fornisce un’informazione circa la percentuale degli interessi complessivi pagati sul totale della somma di denaro ricevuta;
  • il TAN sugli interessi pagati su ogni rata del muto, o prestito, o finanziamento e non comprende le spese accessorie.

Piano di ammortamento: calcolo e durata

Il piano di ammortamento mostra l’andamento e le scadenze delle rate nei diversi anni del mutuo e ti aiuta a capire, anche in caso di rata fissa, come cambia nel tempo la quota capitale e la quota interessi. Quello simulato dal nostro calcolatore del mutuo online è un piano di ammortamento alla francese, in cui la rata mensile (o trimestrale, o semestrale, o annuale), che resta costante, si compone della quota di interessi calcolata sul residuo del debito e di una parte del debito stesso (quota capitale). Questo ti permette di vedere come nei primi mesi del piano di ammortamento del mutuo o del prestito che hai richiesto, la rata è composta quasi esclusivamente dalla quota di interessi. Per questo all’inizio il debito residuo non scenderà di molto.

Con il passare del tempo la proporzione si inverte e quella che diventerà predominante sarà la quota capitale e il debito residuo inizierà a scendere rapidamente, fino ad azzerarsi.

Tipologie di tassi d’interesse

Riepiloghiamo di seguito le principali opzioni che oggi offre il mercato dei mutui, in termini di tassi di interesse:

  • tasso fisso: la rata del mutuo rimane costante per tutta la durata del finanziamento, con la percentuale stabilita in fase di stipula;
  • tasso variabile: il tasso varia in base alle oscillazioni degli indici di riferimento (solitamente l’Euribor);
  • tasso misto: fornisce al cliente la possibilità di cambiare il tasso nel corso del mutuo stesso, passando dal variabile al fisso (e viceversa), qualora ritenga che le condizioni di mercato, essendo cambiate, siano più convenienti;
  • rata costante: si tratta di un’alternativa al tasso variabile, la percentuale con la quale si calcolano gli interessi cambia, ma la rata resta costante, dando al cliente la certezza di quanto pagare. Quella che cambia è la durata del mutuo;
  • tasso variabile con CAP: la rata del mutuo varia, come caratteristica propria del tasso variabile, ma non può mai superare una soglia massima prestabilita (CAP).

Solitamente, scattando una fotografia istantanea della situazione dei tassi, il variabile si mostra più conveniente e il tasso fisso il più caro, gli altri si posizionano nel mezzo. La scelta di una opzione piuttosto che dell’altra dipende dalle previsioni del mercato e dalla propria inclinazione personale (ad esempio, il tasso fisso ben si addice a chi punta alla tranquillità della stabilità, anche a patto di pagare a fine ammortamento un maggior numero di interessi).

Nella scelta può apparire utile ricordare che oggi è molto più facile passare da un mutuante all’altro grazie all’istituzione della surroga del mutuo che non prevede più penali da pagare e spesso consente di risparmiare parecchi soldi sulla rata dovuta.

In ultimo ci sentiamo di consigliare di rivolgersi sempre a Banche o Istituti di Credito ufficiali che, se da un lato chiedo molte garanzie (stipendio netto, altri finanziamenti, stato di famiglia, …), dall’altro garantiscono chi beneficia del mutuo anche attraverso le tutele legali previste dal nostro ordinamento giuridico.