Il limite per il collocamento a riposo nella PA vale anche per gli insegnanti dipendenti del MIM?
Nella Manovra 2025, il governo ha previsto importanti modifiche per il collocamento a riposo nel settore pubblico.
Nello specifico, si prevede l’eliminazione dell’obbligo di pensionamento d’ufficio per i dipendenti statali che raggiungono il limite ordinamentale e che abbiano maturato i requisiti contributivi per la pensione anticipata, ovvero 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Non solo: il limite ordinamentale fino ad oggi fissato a 65 anni, dal 2025 sale a 67 anni perchè equiparato all’età per la pensuone di vecchiaia.
Questo significa che, se la misura contenuta nel disegno di Legge di Bilancio sarà confermata, i lavoratori pubblici – compresi i dipendenti della Scuola che dipendono dal Ministero dell’Istruzione e del Merito – con scegli i requisiti per la pensione anticipata Fornero possono comunaue proseguire il servizio fino all’età di pensionamento di vecchiaia , oggi fissato a 67 anni, uniformandosi così al regime del settore privato.
In merito al personale scolastico, il limite di età di 65 anni rimane attualmente applicabile per l’anno ma l’inclusione degli insegnanti in un ampliamento di età pensionabile dovrà essere oggetto di una specifica circolare attuativa del MIM, considerato che per le cessazioni e le prosecuzioni in servizio a partire dal 1° settembre 2025 le domande sono state già inoltrate.
=> Pensioni Scuola 2025: requisiti e scadenze di domanda
Secondo le regole attuali, i docenti dipendenti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) sono obbligati al collocamento a riposo una volta raggiunti i requisiti ordinamentali. Tuttavia, è necessario attendere l’entrata in vigore della Manovra 2025 per conoscere eventuali nuove misure specifiche per la Scuola, che potranno trovare spazio tra gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2025.
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Chiedi all'espertoRisposta di Anna Fabi