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Assegno di Inclusione in pagamento: le 3 novità di marzo

di Anna Fabi

15 Marzo 2024 09:16

Assegno di Inclusione di marzo: calendario pagamenti con aggiornamento ISEE, Modello ADI-Com Esteso e abilitazione Carta ADI per pagamento del mutuo.

Assegno di Inclusione in pagamento dal 15 marzo per chi ha fatto domanda con esito positivo e e sottoscritto il Patto di attivazione digitale (PAD) entro febbraio. I nuclei beneficiari ADI ne riceveranno comunicazione tramite SMS o email, assieme all’invito a recarsi presso gli uffici postali per ritirare della Carta di Inclusione. Mensilità di rinnovo accredita il 27 marzo, invece, per chi ha già ricevuto l’ADI nei mesi precedenti e mantiene i requisiti.

Da marzo, inoltre, scattano una serie di novità che riguardano l’ISEE, le variazioni del nucleo beneficiario e la Carta di Inclusione. Vediamole in dettaglio.

Ricalcolo ADI in base al nuovo ISEE

Da questo mese si calcola l’importo dell’Assegno in base all’ISEE 2024, mentre per gennaio e febbraio si è tenuto conto di quello 2023.

I titolari della prestazione che non hanno ancora provveduto a presentare la DSU per l’anno corrente, pertanto, si troveranno con l’ADI sospeso senza l’ISEE 2024.

Variazioni con Modello ADI-Com Esteso

Dal 18 marzo ogni maggiorenne del nucleo beneficiario potrà utilizzare il modello ADI-Com Esteso per comunicare eventuali variazioni occorse durante il periodo di fruizione dell’Assegno di Inclusione, in relazione a:

  • avvio di attività lavorativa;
  • variazioni della scala di equivalenza o perdita del diritto all’assegno (es. inizio o conclusione del periodo di residenza in strutture a totale carico pubblico, proroga o conclusione del programma di cura e assistenza);
  • ulteriori variazioni delle dichiarazioni rese nella domanda su patrimonio, possesso dei beni e residenza;
  • richiesta della individualizzazione della carta di inclusione.

Nel modello è prevista anche la possibilità di comunicare o modificare il componente del nucleo che ha carichi di cura.

Per le comunicazioni di avvio di attività lavorativa è richiesta l’indicazione del reddito che si prevede di percepire al fine di verificare la permanenza del requisito per il diritto all’assegno o per il suo ricalcolo. Come specifica l’INPS, inoltre:

Dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando il maggior reddito non  è recepito  nell’ISEE  per  l’intera annualità, il reddito indicato concorre solo per la parte eccedente 3.000 euro annui lordi alla determinazione dell’importo dell’assegno.

Nel caso di comunicazione di avvio di attività di lavoro con contratto a tempo determinato, l’erogazione del beneficio verrà sospesa fino alla scadenza contrattuale comunicata dal datore di lavoro, entro le sei mensilità, per poi essere riattivata il mese successivo alla scadenza.

Nel caso in cui venga rilevata una durata contrattuale superiore alle sei mensilità, il rapporto di lavoro verrà gestito ai sensi dell’articolo 3, comma 5 del decreto-legge n. 48/2023 come rapporto di lavoro dipendente e attraverso il modello ADI-Com Esteso dovrà essere  comunicato il reddito  presunto che rileva per la parte eccedente 3000 euro annui lordi ai fini della verifica del requisito reddituale per la permanenza del diritto o  per l’adeguamento dell’importo dell’assegno di inclusione,  determinato dal maggior reddito percepito, nelle modalità sopra indicate.

Pagamento mutuo con Carta di Inclusione ADI

Entro il mese di marzo verranno avviate le verifiche ISEE per rilevare la presenza di un mutuo prima casa, così da abilitare la Card ADI al pagamento della rata tramite bonifico.

Per i nuclei familiari che hanno richiesto l’individualizzazione delle Carte di Inclusione (ossia una carta diversa per ciascun maggiorenne del nucleo), l’abilitazione al versamento del bonifico sarà riconosciuta a tutti i titolari della carta.