In una nota stampa pubblicata sul sito INPS, il Direttore generale Vincenzo Caridi fa il punto sull’Assegno Unico Universale per figli a carico, che dal 2022 ha incorporato la maggior parte delle precedenti misure di welfare per le famiglie:
Benché l’Assegno Unico sia una prestazione nata appena un anno fa, ha assunto per l’Istituto lo stesso rilievo delle pensioni in considerazione dell’ampiezza della platea e della complessità e varietà delle casistiche.
Assegno Unico INPS automatico
Il nuovo sussidio INPS ha garantito, senza soluzione di continuità, il passaggio dal vecchio sistema degli Assegni familiari (ANF) alla nuova misura e, al contempo, ha digitalizzato e reso automatica la procedura di accesso.
Oggi la domanda è precompilata e l’erogazione mensile è prevista in modo puntuale, scandita da un calendario condiviso con la Banca d’Italia.
Ogni beneficiario riceve tutti i mesi una notifica di avviso dell’avvenuto pagamento e può verificare online, nella propria area riservata, i calcoli in base ai quali è stato quantificato il proprio Assegno, assieme ad eventuali conguagli a debito o a credito in base alla situazione economica del nucleo familiare e della sua composizione.
Rinnovo e domanda autonoma
Dal 2023 non serve neanche la compilazione di una nuova domanda per il rinnovo annuale. In più, a decorrere dal mese di settembre, i neo-genitori che hanno aderito ai servizi proattivi riceveranno, alla nascita di un figlio, un invito personalizzato per richiedere la prestazione.
Per gli ex percettori di Reddito di Cittadinanza, infine, dopo la sospensione o la cessazione del sussidio viene concessa la possibilità di continuare a ricevere l’Assegno unico fino a febbraio 2024, sulla carta RDC. In tal modo, l’utente avrà tutto il tempo per comunicare – previa domanda autonoma – la scelta di una modalità di pagamento alternativa per l’Assegno Unico, senza che eventuali ritardi nella presentazione della domanda possano comprometterne il diritto.