L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) – Fondazione ANCI ha pubblicato una nuova versione dello schema di delibera con il quale i Comuni possono approvare la disapplicazione dello stralcio parziale dei ruoli fino a mille euro di debito residuo, entro la scadenza ultima del 31 gennaio 2023.
Entro tale data, gli enti locali possono deliberare di non voler applicare la sanatoria concessa dalla Legge di Bilancio 2023 per le cartelle affidate all’agente della riscossione entro il 2015.
Diversamente, scatterà lo stralcio parziale di sanzioni e interessi, mentre resterà comunque dovuto il pagamento del debito originario.
=> Tregua fiscale: tutte le sanatorie 2023 in Legge di Bilancio
L’opzione è prevista dai commi da 227 a 229 dell’articolo 1 della Legge n.197/2022, in base al quale è disposto l’annullamento automatico dei debiti di importo residuo fino a mille euro (comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni) alla data del 1° gennaio 2023, come risultanti dai singoli carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, ed il cui ente creditore risulti essere diverso dalle amministrazioni statali, agenzie fiscali ed enti pubblici previdenziali (nel qual caso lo stralcio è totale e non è prevista alcuna opzione di disapplicazione, concessa invece ai Comuni).
A tal fine, l’IFEL ha predisposto un fac-simile di delibera per la disapplicazione dello stralcio cartelle mille euro riguardante i debiti locali.
Anche in mancanza di delibera comunale, però è bene ricordare che l’annullamento non opera con riferimento al capitale e ai rimborsi per le procedure esecutive e di notifica ma si limita agli interessi. Per le sanzioni amministrative e le multe stradali, lo stralcio è parimenti limitato agli interessi.
Se il Comune delibera invece la disapplicazione della tregua fiscale, le cartelle restano da pagarsi per intero, comprese sanzioni e interessi. Per esercitare tale opzione, gli enti creditori devono adottare specifico provvedimento e trasmetterlo all’agente della riscossione entro il 31 gennaio 2023, dandone contestualmente notizia con pubblicazione sul proprio sito web istituzionale.
NB: i Comuni che sono ricorsi all’ingiunzione di pagamento oppure non ha affidato all’AdER (Agenzia delle WEntrate – Riscossione) i propri accertamenti esecutivi, restano fuori sia dallo stralcio sia dalla Rottamazione quater, parimenti prevista dalla Legge di Bilancio per le cartelle fino a giugno 2022.
Tra l’altro, soltanto in questi casi (passando per l’AdER) le cartelle annullabili godono della sospensione della riscossione fino al 31 marzo 2022, data entro la quale scatterà in automatico lo stralcio cartelle.