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Commercialisti: servizi INPS con accesso agevolato

di Teresa Barone

Pubblicato 16 Settembre 2021
Aggiornato 24 Ottobre 2024 06:55

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Protocollo di intesa tra INPS e CNDCEC per migliorare i servizi messi a disposizione dei commercialisti e dei loro assistiti.

Semplificare l’accesso dei Commercialisti e dei loro assististi ai servizi offerti dall’INPS, in modo da consentire una gestione delle attività di imposizione contributiva e riscossione più veloce e più fluida: con questo obiettivo INPS e Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) hanno recentemente siglato un nuovo protocollo d’intesa, documento che mette nero su bianco la volontà di entrambe le parti di migliorare la qualità del servizio e contribuire alla lotta all’evasione ed elusione contributiva, contrastando l’esercizio abusivo della professione.

L’accordo predispone in particolare apposite linee guida per l’attivazione di protocolli a livello regionale e provinciale, sottolineando come la modalità esclusiva per la presentazione di istanze e domande sia il canale telematico. L’INPS, infatti, mette a disposizione di aziende ed intermediari il Cassetto Previdenziale per la consultazione online, strumento dedicato ai soggetti tenuti a versare i contributi nei confronti dell’Istituto.

=> Servizi INPS online per aziende e consulenti

Il protocollo ha valenza biennale e potrà essere rinnovato in futuro. I rappresentanti dell’Istituto e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Commercialisti potranno programmare consultazioni periodiche a livello centrale, mirate a valutare problematiche organizzative o normative inerenti al recupero dei crediti contributivi, ma anche a esaminare eventuali criticità e a individuare iniziative condivise per il contrasto dell’esercizio abusivo della professione. Quello appena sottoscritto – ha commentato il Presidente del CNDCEC Massimo Miani – è un protocollo al quale il Consiglio nazionale stava da tempo lavorando con l’INPS.

=> INPS: il Cassetto Previdenziale del Contribuente

Si tratta di un accordo che fa fare un salto di qualità significativo ai rapporti tra la nostra categoria e l’Istituto, per un più efficace svolgimento di un’attività professionale come la consulenza in materia di lavoro alla quale abbiamo da tempo dedicato una crescente attenzione.