Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Veneto, Puglia hanno già annunciato la partenza il 20 settembre, giorno indicato dal Governo per il via alle somministrazioni della terza dose di vaccino anti Covid ai pazienti particolarmente fragili, le altre Regioni sono tendenzialmente pronte a partire la prossima settimana o al più tardi quella seguente. In tutti i casi, l’indicazione è che per questa tipologia di pazienti con patologie gravi, non bisogna prenotarsi o attivarsi in alcun modo, saranno direttamente le ASL a chiamare le persone da vaccinare. Poi, quando partirà la fase dedicata agli ultraottantenni, saranno indicate le modalità di prenotazione, che presumibilmente saranno simili a quelle già previste nell’ambito della prima parte della campagna vaccinale. Intanto, i dati indicano che il 74,28% delle persone con più di 12 anni ha completato il ciclo vaccinale, sembra dunque raggiungibile l’obiettivo di arrivare all’80% entro la fine di settembre. Fra i fattori critici, il numero di persone sopra i 50 anni che ancora non sono vaccinate e che rappresentano lo zoccolo duro dei no vax. Vediamo tutto.
Terza dose di vaccino
La campagna per la terza dose di vaccino anti SARS Cov-2 inizia il 20 settembre, la prima platea è rappresentata da pazienti immunodepressi, quindi con fragilità immunitaria. In base alla definizione AIFA (Agenzia italiana del farmaco), nel parere positivo alla somministrazione della terza dose rientrano in questa categoria «i trapiantati di organo solido e i soggetti che presentino, sulla base della valutazione clinica, un livello di immunocompromissione assimilabile». Seguiranno over 80, anziani ricoverati nelle RSA con relativo personale sanitario. In tutti i casi, la terza dose sarà somministrata con i vaccini Pfizer o Moderna (al momento, sono questi due i prodotti che hanno l’approvazione per la terza dose).
Calendario regionale dei richiami
Come detto, la prima fase, che coinvolge i pazienti fragili, parte il 20 settembre. Sono le Regioni a organizzare i richiami, come previsto in generale dalla compagna vaccinale. Trattandosi per adesso di una somministrazione riservata a pazienti con patologie, saranno direttamente le strutture sanitarie a chiamare gli aventi diritti a queste somministrazioni.
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Le Regioni stanno iniziando a comunicare i dettagli:
- Lazio: parte lunedì 20 settembre, con i pazienti trapiantati.
- Lombardia: dal 20, 21 settembre inizia la terza fase, somministrando ai fragili e ai pluripatologici.
- Veneto: parte il 20 settembre, prima simbolica inoculazione all’hub di Villorba, lunedì mattina, alla presenza del commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo.
- Piemonte: annunciato il via alle somministrazioni lunedì 209 settembre.
- Toscana: il presidente Eugenio Giani comunica che le Asl sono state allertate per partire il 20 settembre, si attendono le indicazioni precise sulle patologie prioritarie.
- Emilia Romagna: pronta a partire nella settimana fra il 20 e il 25 settembre.
- Puglia: pronta a partire il 20 settembre.
Procedure di somministrazione
Prevedibilmente le prossime due settimane vedranno comunque la partenza in tutte le altre Regioni. Segnaliamo intanto la posizione dei medici di base, che esprimono disponibilità a partecipare alla campagna per la terza dose, chiedendo indicazioni precise. Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), segnala per la terza dose quanto segue, in riferimento ai primi soggetti che la riceveranno: «riteniamo che le condizioni di questi pazienti debbano prevedere il coinvolgimento di un medico, ma al momento non abbiamo avuto particolari sollecitazioni». Se si tratta di pazienti che sono in un processo di controllo ospedaliero e sono stati inizialmente vaccinati in ospedale, allora la terza dose, come per un paziente trapiantato, potrebbe essere fatta in ospedale nell’ambito dei controlli periodici; se invece si tratta di pazienti stabilizzati sul territorio, possono essere vaccinati tranquillamente nello studio del medico di famiglia. Inoltre, molti di questi pazienti sono stati precedentemente vaccinati proprio dai medici di base a livello domiciliare nel caso di pazienti particolarmente fragili, e questo schema si può mantenere anche per la terza dose». Quindi, si attendono indicazioni chiare sul piano operativo, anche in considerazione del fatto che stanno per partire i normali vaccini antinfluenzali, e sono necessarie di conseguenza ulteriori indicazioni ad esempio sul tempo che deve passare dal vaccino Covid.
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Campagna vaccinale
Intanto prosegue la campagna: sono 40 milioni 117mila le persone che hanno completato il piano vaccinale, il 74,28% della popolazione over 12 anni (quindi vaccinabile). La Lombardia annuncia di aver già raggiunto l’80% della popolazione vaccinata, che è il target nazionale per fine settembre.
Fra le evidenze che emergono, la frenata delle somministrazioni nella fascia 50-59 anni, dove il totale dei vaccinati è pari al 77,4%: ci sono circa 2,2 milioni di persone non vaccinate in questa fascia di età. Sono maggiormente in sicurezza gli over 80, vaccinati nel 92% dei casi, i 70enni, 88%, i 60enni, 84%. Quasi al 70% I 40enni, che conteggiando anche coloro che comunque hanno fatto la prima dose sono invece al 71%. Numeri leggermente bassi per le fasce più giovani, che però hanno iniziato dopo a vaccinarsi, e registrano ancora numeri rilevanti di persone che hanno fatto la prima dose e sono in attesa della seconda.