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Vaccino Covid: riprogrammazione dei richiami nelle Regioni

di Barbara Weisz

16 Giugno 2021 17:18

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La situazione nelle Regioni sul programma dei richiami dopo il cambio di rotta su AstraZeneca: dal blocco anche per Janssen alla proposta di libera scelta.

Il Governo è perentorio, non ci sono margini discrezionali: niente richiamo AstraZeneca agli under 60, le Regioni non possono decidere in autonomia nemmeno per i richiami già programmati. L’indicazione è la vaccinazione eterologa, che prevede la seconda dose con Pfizer e Moderna. Dopo le direttive del CTS (Comitato tecnico scientifico) e del Ministero della Salute (Circolari dell’11 e del 14 giugno), in base alle quali il ciclo anti Covid deve essere completato con una seconda dose di vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna), da somministrare ad una distanza di 8-12 settimane dalla prima dose, è arrivato anche il parere positivo dell’AIFA (l’agenzia italiana del farmaco) sulla vaccinazione anti Covid mista con i vaccini Pfizer e Moderna, che possono essere somministrati come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria.

=> Stop ad AstraZeneca sotto i 60 anni, anche per i richiami

Il commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato la riprogrammazione degli approvvigionamenti, insieme alle Regioni, «dando supporto nelle riprenotazioni e andando a bilanciare con riserve strategiche». In pratica, vengono usate le riserve strategiche di vaccini Pfizer e Moderna (previste per far fronte a eventi eccezionali come nuovi focolai), per assicurare a tutte le Regioni le dosi necessarie per somministrare con Pfizer e Moderna i richiami prima previsti con AstraZeneca. Prima di queste nuove disposizioni, di fatto agli under 60 non veniva più somministrato AZ, se non nell’ambito degli Open Day (con adesione volontaria). I richiami, però, erano previsti sempre con lo stesso vaccino della prima dose. Ora invece, la seconda dose a tutti gli under 60, indipendentemente dal vaccino della prima, va effettuata con Pfizer o Moderna. Dunque, le diverse Regioni si stanno allineando, ma restano una serie di punti da chiarire. Vediamo esattamente la situazione, a partire da quelle che hanno preso specifica posizione.

Campania

Non viene più somministrato neanche il vaccino Johnson & Johnson a chi ha meno di 60 anni (precauzione aggiuntiva rispetto alle indicazioni ministeriali, che non prevedono restrizioni per Janssen).

Emilia Romagna

Ci sono notizie di ASL che, su specifica richiesta del paziente, facendo firmare un documento, prevedono si possa fare la seconda dose con lo stesso vaccino della prima.

Lazio

Il Lazio chiede di poter offrire una libera scelta sul tipo di siero per il richiamo, anche con Vaxzevria, firmando un consenso informato. La Regione spiega che sta già facendo i richiami con diverso vaccino agli under 60, segnala che c’è «una quota di circa il 10% che non si è presentata e sarà richiamata per poter completare il percorso vaccinale secondo le disposizioni nazionali» e sottolinea che ci sono persone che «in maniera consapevole e informata chiedono di completare il percorso vaccinale per l’immunizzazione con il medesimo vaccino, ovvero AstraZeneca». In ogni caso, questa è solo una richiesta. La campagna vaccinale del Lazio sta procedendo somministrando a tutti il richiamo con Pfizer o Moderna.

Lombardia

Sono rimasti sospesi, dal 12 al 16 giugno, i richiami AstraZeneca che erano stati programmati, ma dal 17 giugno riprendono le somministrazione della seconda dose con Pfizer o Moderna. «I richiami di AstraZeneca interessati dalla vaccinazione eterologa e sospesi nel periodo 12-16 giugno, verranno effettuati a partire dal 17 giugno e si andranno a sommare ai richiami già previsti in quel periodo», segnala una nota della Regione. «Allo stesso tempo – prosegue la nota – i richiami con il vaccino Moderna previsti dal 21 giugno al 30 giugno (circa 80mila) vengono spostati in avanti di una settimana. Il richiamo sarà fatto cioè 42 giorni dopo la somministrazione invece degli attuali 35». Queste decisioni, al momento, sono valide per il mese di giugno.

Puglia

La Regione sta somministrando le seconde dosi con Pfizer e Moderna. Anche dalla Puglia sembra che ci sia la richiesta di poter somministrare la seconda con AstraZeneca agli under 60 che lo richiedono. Ma al momento, è utile ripeterlo, si segue l’indicazione nazionale. Il bollettino della Regione, che viene aggiornato quotidianamente per tutte le ASL ed è consultabile online, segnala che è in atto la riprogrammazione delle seconde dosi. C’è invece l’indicazione della Regione di non somministrare più nemmeno Janssen a chi ha meno di 60 anni.

Piemonte

Ci sono quasi 50mila persone under60 che avrebbero dovuto ricevere una seconda dose di AstraZeneca da riprogrammare ora con un altro vaccino. La Regione annuncia che stanno già arrivando i rinforzi di dosi Pfizer e Moderna.

Sicilia

C’è l’indicazione ufficiale di seguire le indicazioni ministeriali, gli Open Day AstraZeneca possono proseguire ma solo per chi ha almeno 60 anni. C’è anche l’indicazione di utilizzare Janssen preferibilmente sopra i 60 anni.

Toscana

Sono già in corso le somministrazioni in base alle nuove disposizioni. Servirà anche qui una riprogrammazione. «I richiami delle persone con meno di 60 anni, che hanno effettuato la prima dose con AstraZeneca, saranno riprogrammati. La funzione di modifica prenotazione della seconda dose per gli under 60 è stata temporaneamente sospesa, per consentire la messa in atto delle ultime disposizioni ministeriali. In settimana contiamo di ripristinarla alla luce delle ultime novità. Sarà nostra cura informare correttamente i cittadini toscani tramite i nostri consueti canali istituzionali» ha dichiarato il presidente Eugenio Giani.

Veneto

Il presidente Luca Zaia ha fatto il punto il 14 giugno: la Regione segue le indicazioni ministeriale, e riprogramma 36mila richiami di under 60 che avevano fatto AstraZeneca e ora riceveranno la seconda dose con Pfizer o Moderna. Si segnalano quattro casi di persone che hanno rifiutato il richiamo con un vaccino diverso.

Altre Regioni

In generale, tutte le Regioni stanno proseguendo in base alle indicazioni ministeriali, pur con le rimodulazioni e i distinguo sopra riportati. Da parte dei governatori, l  richiesta più pressante è quella di assicurare le dosi necessarie per la riprogrammazione. Il consiglio per tutti è di consultare il sito della Regione per verificare eventuali stop o necessità di prenotarsi di nuovo. In caso di riprogrammazione dell’appuntamento, al diretto interessato dovrebbe sempre arrivare segnalazione personale.

L’altro capitolo aperto, oltre a quello delle riprogrammazioni, è la possibilità di seconda dose con lo stesso vaccino esclusivamente su richiesta dell’interessato. Al momento l’indicazione nazionale resta perentoria, in mancanza di novità in questo senso, questa opzione non sembra praticabile.