Inizio ufficiale delle vaccinazioni Covid con Janssen, il nuovo siero monodose che porta a quattro il numero di vaccini utilizzati nell’ambito della campagna vaccinale italiana, assieme a Moderna, Pfizer ed AstraZeneca. Janssen (prodotto da Johnson & Johnson) è autorizzato per tutti i maggiorenni ma preferibilmente indicato per le persone con più di 60 anni. Vediamo esattamente a chi sono indirizzati i quattro vaccini in base all’età ed alla categoria di appartenenza, prendendo come riferimento le direttive EMA e AIFA (le due authority del farmaco) e le indicazioni del Commissario straordinario all’emergenza Covid, che ha stilato il Piano Vaccinale e la relativa roadmap, con le priorità di somministrazione.
I 4 vaccini Covid: come funzionano
La protezione dal contagio in forma grave e dal pericolo di vita è totale per tutti i vaccini. Altra caratteristica che accomuna tutti i vaccini è ovviamente l’approvazione delle autorità del farmaco, europea (EMA) e italiane (AIFA), per tutti i maggiorenni. Una caratteristica peculiare del vaccino J&J è che viene somministrata una sola dose, gli altri tre prodotti prevedono due dosi.
- Pfizer e Moderna utilizzano la tecnologia innovativa mRn e riducono il rischio di contrarre la malattia del 95%. Hanno dunque una copertura molto alta dal rischio Covid. Sono approvati dai 18 anni e non prevedono indicazioni di utilizzo preferenziale.
- AstraZeneca e Janssen usano la più tecnica a vettore virale e hanno tassi di protezione rispettivamente del 76% e 67% nell’impedire l’insorgere della malattia. Per entrambi l’EMA non ha escluso possibili nessi, anche causali oltre che temporali, fra vaccino ed eventi trombolitici, comunque rarissimi (poche decine su milioni), confermando tuttavia la sostanziale sicurezza ed i benefici superiori ai rischi. L’AIFA (agenzia del farmaco italiana), ha aggiunto un elemento precauzionale, consigliandoli agli over 60. Quindi non è proibito somministrarli a chi ha meno di 60 anni.
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Il Lazio fa da apripista avviando le somministrazione agli under 60 dal 26 aprile, procedendo ad un ritmo stimato di 40mila inoculazioni al giorno. Sarà interessante capire quale siero sarà proposto in via preferenziale e con quali criteri si potrà scegliere.
Campagna vaccinale: quale vaccino a chi
In base a queste indicazioni si è organizzata di conseguenza la campagna vaccinale, che segue precisi ordini di priorità coordinate con le indicazioni sull’utilizzo preferenziale dei diversi vaccini:
- Over 80: all’inizio l’indicazione era Pfizer e Moderna (con 21 giorni tra prima e seconda dose, ora estesi fino a 42 giorni) ma ora non ci sono limitazione, anche se è probabile punto si proceda così anche per chi non ha avuto la prima dose.
- Soggetti fragili: a questi soggetti con specifiche patologie il piano riserva i vaccini Pfizer e Moderna.
- Fra 70 e 79 anni: si possono usare tutti ma si consiglia AstraZeneca (12 settimane tra le dosi) e Janssen (una dose).
- Fra 60 e 69 anni: come sopra, si useranno probabilmente prima AstraZeneca e Jahnssen.
- Persone sotto i 60 anni: in questo caso il piano prevede una fase prioritaria per le persone che hanno comorbilità. Possono essere somministrati tutti i vaccini, ma in considerazione del fatto che AstraZeneca e Janssen sono consigliati prevalentemente agli over 60, si può immaginare che questa fascia riceverà più frequentemente anche Pfizer (forse meno Moderna, che ha minori disponibilità).
- Categorie professionali prioritarie: riceveranno la seconda dose con lo stesso siero della prima mentre per chi deve iniziare, in base all’età vale il ragionamento di cui sopra.
Andamento delle somministrazioni
La campagna vaccinale ha l’obiettivo di arrivare a 500mila somministrazioni al giorno. In base al monitoraggio in tempo reale sono state somministrate 16,2 milioni di dosi ed è pari a 4,7 milioni il numero di chi è immunizzato, mentre ci sono 6,8 milioni di vaccinati con la sola prima dose. Di seguito la distribuzione per classi di aventi diritto.