Per presentare domanda di incentivi all’esodo contenuta nella riforma Fornero del 2012, è necessario che sia stato approvato il piano di esodo attraverso la registrazione dei dati della fideiussione e il provvedimento di accettazione della stessa.
La precisazione arriva dall’INPS in relazione alla trasmissione telematica che, dall’11 maggio scorso, è l’unica modalità prevista di invio domande, in sostituzione del modello cartaceo AP97. E’ contenuta nel messaggio 3035/2020, che in generale fornisce nuovi dettagli applicativi sulla funzionalità del servizio “Prestazioni di esodo dei Fondi di solidarietà e accompagnamento alla pensione”.
Incentivo esodo pensione
Si tratta della prestazione di esodo per la pensione di cui all’articolo 4 della legge 92/2012, che prevede un accordo di incentivo all’esodo che accompagni i lavoratori a cui mancano al massimo quattro anno dal raggiungimento di un trattamento previdenziale (di vecchiaia o anticipato).
Fino a fine 2020, in realtà, è in vigore la proroga prevista dalla manovra 2018, che ha alzato a sette anni il tetto di anni mancanti alla pensione.
=> Incentivo esodo pensione: funzioni del servizio INPS online
Prestazioni esodo
La piattaforma INPS dedicata all’incentivo non permette la compilazione delle domande online prima che sia stato approvato e validato il relativo piano di esodo attraverso la registrazione dei dati relativi della fideiussione e al provvedimento di accettazione della stessa.
Se l’azienda esodante sceglie di pagare l’onere in unica soluzione, in alternativa alla presentazione della fideiussione bancaria e unicamente per i piani di esodo formati da un ristretto numero di dipendenti, le domande possono essere presentate online, solo a seguito di registrazione dei dati relativi alla conferma di incasso, da parte della Struttura territorialmente competente, del corretto pagamento: importi dovuti, distintamente, per l’ammontare complessivo delle prestazioni di esodo e della relativa contribuzione correlata.
Nuova funzionalità attiva dallo scorso primo agosto: i datori di lavoro possono inserire autonomamente i dati che la piattaforma utilizzerà per il calcolo della contribuzione correlata. I dati possono essere inseriti in modo puntuale o massivamente tramite file (in formato “CSV”).
In particolare, la pagina di “Certificazione dei lavoratori” mette a disposizione le funzioni per inserire i dati relativi a “Importo ultimi 48 mesi“ e “Settimane ultimi 48 mesi”, che vengono utilizzati dalla piattaforma per il calcolo della contribuzione correlata.