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Sanatoria lavoro domestico e agricolo: domanda INPS online

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 1 Giugno 2020
Aggiornato 24 Ottobre 2024 06:58

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Emersione di rapporti di lavoro subordinato irregolare: attiva la procedura online per la domanda all'INPS di regolarizzazione braccianti, colf e badanti.

Attivo il servizio INPS online per la presentazione delle domande di emersione di lavoro subordinato irregolare con cittadini italiani o comunitari  iniziati prima del 19 maggio 2020 e e che siano ancora in essere alla data di presentazione della istanza.

Dopo essersi autenticati e collegati al servizio “Istanza per l’emersione di un rapporto di lavoro subordinato irregolare” è disponibile un manuale con le istruzioni per la compilazione della richiesta – che deve essere inoltrata entro il prossimo 15 luglio – e che è accessibile da: Agricoli, Associazioni di categoria e sindacati, Aziende agricole, CAF, Cittadini stranieri in Italia, Consulenti del lavoro e professionisti, Datori di lavoro domestico, Lavoratori domestici, Patronati.

Possono presentare domanda i datori di lavoro agricolo e domestico:

  • italiani;
  • cittadini di uno stato membro dell’Unione europea;
  • cittadini stranieri in possesso di titolo di soggiorno ex art. 9 del decreto legislativo n. 25 luglio 1998, n. 286.

Il riferimento normativo è l’articolo 103 del DL 34/2020 (Decreto Rilancio). Si possono dunque regolarizzare rapporti di lavoro in nero soltanto se riguardano braccianti, colf e badanti. Per avere maggiori dettagli, l’INPS rinvia ai codici ATECO indicati nell’allegato del Decreto Rilancio, che come noto limita l’ambito di applicazione della sanatoria ai datori di lavoro la cui attività rientra in particolari settori produttivi:

  • agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;
  • assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, ancorché non conviventi, affetti da patologie o disabilità che ne limitino l’autosufficienza;
  • lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.

Per presentare la domanda, ecco il link diretto al servizio.