Ciascun cittadino avrà un proprio domicilio digitale per comunicare direttamente con la Pubblica Amministrazione, ricevendo notifiche, sanzioni, multe. Così prevede il decreto che modifica il Codice dell’amministrazione digitale nell’ambito della Riforma della PA promossa dalla Ministra Marianna Madia.
=> SPID: come richiedere l’identità digitale
Il domicilio digitale consiste in un indirizzo di posta elettronica certificato usato per l’invio di tutte le comunicazioni da parte delle PA, che in questo modo potranno risparmiare notevoli risorse relative ai costi di invio di raccomandate e altri documenti cartacei.
Le spese postali, come ha sottolineato la Ministra Madia, saranno azzerate per i possessori di PEC e di SPID (identità digitale).
Il decreto, inoltre, stabilisce che presso l’Agenzia per l’Italia Digitale sia introdotto un unico difensore civico per tutte le PA.
Queste modifiche passeranno al vaglio del Consiglio di Stato in primis e delle commissioni parlamentari successivamente. Sarà poi la volta della Conferenza unificata Stato-Regioni e del Consiglio dei Ministri per il voto finale.
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