Il 12 agosto 2016 segna una data importante per gli enti pubblici e i Comuni della penisola, chiamati a produrre i documenti amministrativi esclusivamente in formato digitale, adeguando di conseguenza tutti i sistemi di gestione informatica.
=> Carta di identità elettronica: come richiederla
Niente più cartaceo, quindi come previsto dalla normative prevista dal Dpcm datato 13 novembre 2014 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2015.
L’obiettivo primario è produrre un notevole taglio della spesa pubblica, ottenendo risparmi fino a 3,2 miliardi di euro (come stimato da ForumPA tenendo conto anche della fatturazione elettronica, del fascicolo sanitario elettronico e delle ricette mediche digitali).
Le PA sono quindi tenute ad abolire i registri cartacei introducendo sistemi digitali per produrre e conservare i documenti, classificandoli in modo univoco e corretto utilizzando criteri omogenei di classificazione e di archiviazione. Il tutto formando il personale in modo adeguato.
Per i cittadini e le imprese, inoltre, l’accesso ai fascicoli informatici è facilitato così come la comunicazione con i singoli enti.