Si è tenuta martedì 8 marzo la conferenza stampa di presentazione del Sistema di Identità Digitale, il cosiddetto Spid che consente l’accesso ai servizi della PA e non solo attraverso un Pin unico rilasciato ai cittadini.
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Un codice identificativo che permette di usufruire di una pluralità di servizi pubblici e privati (dalla sanità al 730 precompilato, dall’Isee alle tasse locali) e di effettuare i pagamenti online dal pc, smartphone e tablet. Saranno più di 600 i servizi attivati entro giugno, tuttavia Spid debutta con una rosa di 300 servizi sperimentati grazie all’adesione di alcune amministrazioni: Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio, Regione Piemonte e Regione Umbria.
Durerà 24 mesi l’intero iter di implementazione del sistema di identificazione da parte della PA. A rilasciare le identità digitali, inoltre, sono alcuni identity provider (nello specifico Tim, Poste e Infocert).
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«Oggi – ha affermato il Ministro Marianna Madia nel corso della conferenza – parte una nuova grande infrastruttura immateriale dell’Italia, un percorso che implica grandi cambiamenti perché ogni cittadino potrà richiedere un’identità digitale con oltre 300 servizi online delle pubbliche amministrazioni. Il nostro obiettivo è Italia login: un pin unico che dovrà diventare per tutti quello che è adesso il codice fiscale e che consentirà di lasciarci alle spalle la doppia F, ovvero file e faldoni. Spid ci consente infatti di usare l’innovazione legandola non alla parola obblighi bensì alla parola diritti».