L?Italia si colloca al 25mo posto tra i paesi europei per digitalizzazione e diffusione delle risorse della rete, dalle connessioni a banda larga al Cloud, passando per il commercio elettronico e le strategie di e-government.
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Una posizione non certo lusinghiera voluta dalla UE, che ha reso nota l?ultima classifica dei 18 Stati. A fare peggio del Belpaese sono Grecia, Bulgaria e Romania.
L?indice, illustrato al forum Digital4EU di Bruxelles, si basa sull?analisi di 3 parametri relativi a cinque macroaree (connettività, competenze digitali, attività online, integrazione delle imprese, servizi pubblici digitali).
L?Italia mostra un netto ritardo rispetto alla media UE in materia di Agenda Digitale e innovazione, tanto da mostrare percentuali molto basse per quanto concerne le connessioni Internet veloci (21%) e gli abbonamenti alla banda larga fissa (51%).
A essere poco digitali sono sia i cittadini sia le imprese della penisola: se solo il 59% degli italiani utilizza Internet abitualmente (ammonta al 31% la percentuale di coloro che non hanno mai sfruttato questa risorsa), le PMI che utilizzano il commercio elettronico sono solo il 5,1%.
Va meglio solo per i servizi pubblici online, sebbene i dati mostrino ancora un certo gap con le altre nazioni europee.