Dando piena attuazione al Codice dell?Amministrazione digitale, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 gennaio 2015 il DPCM del 13 novembre 2014 che detta regole precise per la composizione, e conservazione, dei documenti informatici in modo tale da assicurarne il valore legale.
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La nuova normativa deve essere rispettata sia dalle Pubbliche Amministrazioni sia dai privati: le prime avranno 18 mesi per adeguarsi ed effettuare il passaggio dalla documentazione cartacea ai file digitali, a partire dalla data di entrata in vigore del decreto: 11 febbraio 2015.
Le regole tecniche riguardano, precisamente, la “formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici?, vale a dire redatti attraverso l?utilizzo di un software, acquisiti per via telematica o tramite un supporto informatico, creati mediante la registrazione informatica delle informazioni rilevate da transazioni o processi informatici (o attraverso moduli o formulari compilati dall?utente), come anche generati in via automatica da un insieme di dati provenienti da una o più basi di dati.
I documenti informatici devono essere immodificabili, vale a dire non alterabili nella forma e nel contenuto. Il decreto, pertanto, fissa le modalità per garantire integrità e immodificabilità tenendo conto delle varie modalità di composizione.
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Sarà l’Agenzia per l’Italia digitale a fornire ulteriori specifiche tecniche.