Prosegue in cammino del Ministero della pubblica amministrazione verso la semplificazione e digitalizzazione dei servizi pubblici: dai pagamenti online, ai documenti di identità elettronici fino al settore della sanità, dove si sta sperimentando il fascicolo sanitario elettronico, per il momento introdotto su vasta scala in Campania, Piemonte e Calabria.
Il fascicolo sanitario elettronico è in grado di portare a un risparmio tra i 3 e i 5 miliardi di euro ogni anno, sebbene il Ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi raccomandi cautela nell?effettuare stime e previsioni. Un taglio della spesa pubblica che arriva soprattutto dal passaggio alle ricette mediche elettroniche, come ha sottolineato lo stesso Ministro:
«Si produce un risparmio evidente e netto, che è quello relativo alle ricette, pari a 600 milioni all’anno. E altri risparmi saranno stimabili precisamente quando avremo una maggiore operatività del sistema. Se consideriamo i costi vivi più la riduzione degli sprechi c’è una discreta percentuale di risparmio.»
Le Regioni hanno già a disposizione le linee guida da utilizzare per mettere in pratica il fascicolo elettronico, tuttavia spetta alle stesse amministrazioni locali renderle operative. A dire la sua è anche il Ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo, che ribadisce i notevoli passi in avanti compiuti recentemente con l?introduzione del plico elettronico contenente le tracce per la maturità.
«Dobbiamo ottimizzare la nostra pubblica amministrazione. La piccola azione compiuta sulla maturità con l’invio elettronico delle tracce dimostra che il Paese è pronto. Ora dobbiamo fare delle scelte. Ci vuole uno sforzo-Paese. Vengono spese troppe risorse in sperimentazioni che non diventano mai modello nazionale.»
Un ulteriore passo in avanti è rappresentato dall?introduzione di un documento elettronico unificato – carta nazionale dei servizi (Cns) – che unificherà carta di identità e tessera sanitaria, il cui debutto è previsto per il 2013.